27 giugno 2020
COMUNICATO
STAMPA
Grottaferrata,
bando di gara decennale rifiuti: “vittoria” di Pirro e disinformatia continua…
Il
TAR del Lazio si è pronunciata in merito all’impugnazione della Determina n.
141 del 27/2/2020, con cui l’Amministrazione comunale aveva aggiudicato il
Bando di gara decennale per l’appalto del Servizio raccolta differenziata dei
rifiuti.
Il
ricorso, presentato da una delle Società partecipanti alla gara, chiedeva
l’annullamento dell’aggiudicazione, previa sospensione dell’efficacia dell’atto
stesso, ipotizzando la mancata sussistenza dei requisiti dichiarati dalla
Società risultata aggiudicataria dell’appalto.
In
sede di giudizio, l’Amministrazione comunale ha dichiarato di avere ancora in
corso le relative verifiche sui requisiti della Società dichiarata vincitrice
e, pertanto, il TAR ha ritenuto prevalente l’interesse, sia per la Società
ricorrente che per quella dichiarata aggiudicataria, di consentire al Comune il
completamento delle operazioni di verifica dei requisiti per la partecipazione
al bando di gara.
Nel
merito, il TAR ha rinviato la trattazione del ricorso al prossimo 14 ottobre,
precisando che l’Amministrazione comunale “dovrà
sollecitamente portare a compimento le verifiche”, tenuto conto delle
deduzioni già effettuate in giudizio sulla base della documentazione prodotta
per comprovare la richiesta di annullamento dell’aggiudicazione.
In
sintesi, il ricorso lamentava la presunta insussistenza dei requisiti in capo
all’aggiudicatario della gara, chiedendo di annullarla, e il TAR, preso atto
che la verifica di tali requisiti sarebbe ancora in corso, ha rinviato ad
ottobre il giudizio sulla fondatezza o meno dell’impugnativa.
Pertanto,
l’aggiudicazione provvisoria di cui alla Determina n. 141 dello scorso 27
febbraio, mantiene la sua natura di “provvisorietà” nelle more delle verifiche
che il Comune ha dichiarato essere tuttora in atto.
Ciò
detto, appare fuorviante, oltre che incomprensibile (ed incoerente), la
soddisfazione manifestata dal Sindaco il quale ha rivendicato l’assoluta
certezza sull’operato degli uffici rispetto all’aggiudicazione della gara, dopo
che nei giorni scorsi aveva palesemente “preso le distanze” dalle procedure di
gara e dal conseguente affidamento, definendoli “atti di natura gestionale e non politici”. E non ha alcun
fondamento, come di tutta evidenza, l’ulteriore trionfalistica dichiarazione di
Andreotti per cui nell’Ordinanza del TAR avrebbe prevalso “la necessità di dare continuità al servizio che prosegue nel più
assoluto rispetto delle leggi che regolano gli appalti quanto del decoro e del
benessere del nostro territorio comunale”.
Il
Sindaco, anziché diramare comunicati tarocchi ed autocelebrativi, spieghi
perché, dal 27 febbraio scorso, escluso il periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria pandemica, non é stato
ancora sottoscritto il contratto con la Società dichiarata vincitrice, benché
siano ampiamente scaduti i termini della clausola di cd. stand-still a garanzia dei terzi
interessati (art. 32, c. 9 del “Codice degli Appalti”, per effetto del quale il
contratto non può essere stipulato prima di 35 gg. dall’aggiudicazione).
E chiarisca ancora, il Sindaco, perché durante il
Consiglio comunale del 4 giugno scorso, in risposta alle Raccomandazioni, aveva
dichiarato (come desumibile dalle riprese audio-video e dal resoconto verbale
pubblicati sul sito web comunale) che “per
quanto riguarda i rifiuti, il contratto non è stato ancora firmato, gli uffici
hanno preso tempo perchè ci sono stati degli accessi agli atti sulla gara
effettuata, da parte delle imprese, quindi si è aspettato se avrebbero prodotto
ricorsi o altro; quindi è stata data una proroga fino a luglio. Sono stati
prodotti dei ricorsi al TAR sull’appalto e gli uffici si sono organizzati
attraverso la nomina di un avvocato per resistere al TAR rispetto alle
contestazioni che sono state avanzate sul lavoro della commissione, soprattutto
per la parte non tecnica di progetto ma sulla parte degli atti richiesti in
sede di gara; sui ritardi è stato necessario prendersi del tempo perche andare
a firmare un contratto in corso e avere pendenze a livello TAR non conviene,
bisogna aspettare”.
Ricordando, per chi legge, che la 2^ proroga tecnica
al 31 luglio prossimo, relativa al contratto di servizio con l’attuale
esecutore della raccolta rifiuti, è stata accordata sin dal 14
gennaio scorso, con Determina n. 15 (quindi non di recente e certamente non per
effetto dei riferiti accessi agli atti e/o dei ricorsi al TAR pendenti), la
tesi difensiva del Comune in sede di giudizio, tesa a respingere il richiesto
annullamento dell’aggiudicazione della gara perché
l’Amministrazione avrebbe in corso verifiche sul possesso dei requisiti della
Società vincitrice (come evidenzia l’Ordinanza del TAR), contrasta con quanto
dichiarato dal Sindaco anche in Consiglio comunale.
Come
evidente, purtroppo, “le chiacchiere
stanno a zero” ed i fatti appaiono totalmente diversi dalle roboanti
dichiarazioni di Andreotti.
Come
zero sono i commenti sull’esito del giudizio al TAR e della più complessiva
vicenda del bando rifiuti del valore di oltre 32 milioni di euro, da parte
delle minoranze PD-IV-M5S-La Città al Governo e delle altre “forze” politiche
non rappresentate in Consiglio comunale, “prontamente vigili” a disquisire sul
“sesso degli Angeli” ma perennemente afone sulle questioni di vitale importanza
per la Città.
Nell’interesse
di Grottaferrata e dei Cittadini, ci si augura, senza infingimenti, che le
successive fasi di giudizio al TAR facciano chiarezza sulla vicenda che
riguarda un Servizio primario e di fondamentale importanza quale quello della
raccolta rifiuti.
Un
Servizio che, sempre contrariamente alle mistificazioni del Sindaco, in tema di
decoro del territorio lascia alquanto a desiderare (vedasi, tra gli altri
esempi, le discariche di rifiuti tuttora presenti in diverse parti delle aree
pubbliche, benché segnalate da tempo immemore), nonostante le norme ed i
regolamenti non lascino dubbi su chi deve fare che cosa, ed in quali tempi,
nonostante le prescrizioni (anche con risvolti penali) e, soprattutto,
nonostante l’Amministrazione comunale versi puntualmente il canone mensile
previsto per l’esecuzione del Servizio (oltre 260mila euro).
Giampiero Fontana
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