domenica 14 giugno 2020

NICOLA GRATTERI, LA MESCHINA, I DRONI e il SILURO al MINISTRO DJ


AUDIZIONE DEL PROCURATORE DI CATANZARO ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA DEL SENATO


Il contrasto alla criminalità organizzata , al pari della lotta all' evasione fiscale, è una delle voci che non mancano mai negli intendimenti e nelle promesse fatte da ogni partito politico.

Ma nessuno viene mai a spiegare cosa intenda fare, in concreto, contro i tanti che, all'interno delle ISTITUZIONI, si oppongono al raggiungimento di soddisfacenti risultati.

Quello che a me risulta incomprensibile  è il fatto che l' appartenenza alle varie cosche è dato conosciuto alle forze dell' ordine, a molti organi di stampa e alla stessa magistratura.

Per una strana coincidenza è proprio un malinteso senso della democrazia, a più riprese ed ovunque esternato, che favorisce il persistere di situazioni che addirittura attirano malavitosi nel BELPAESE.

Addirittura la legislazione, scritta è bene ricordarlo e sottolinearlo dai troppi magistrati distaccati nei ministeri e appostati nei partiti, si fa troppo spesso strumento ad hoc per favorire il malaffare.

Serve e preme sottolineare la mia avversità alla malintesa
LEGGE SULLA PRIVACY
che viene estesa assurdamente ad evasori di tasse, tributi e malversatori contro la  PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

Per come è stata scritta, coi piedi, è uno strumento criminogeno e di questo dobbiamo ringraziare gli estensori, senza se e senza ma. 

Si dice che la nostra cultura trae origine dalla cultura greco-romana, ma nessuno spiega che di quelle origini il nostro ordinamento giuridico abbia ripreso il peggio.

In Grecia e ad ATENE, culla della democrazia, non esisteva il magistrato di professione; ogni cittadino di età superiore ai 30 anni poteva essere scelto con voto popolare; Sin dal tempo di Clistene, i membri delle giurie venivano estratti a sorte da un campione di 6.000 candidati; questi magistrati  esercitavano il loro mandato per il periodo che intercorreva fra una festa Panatenaica e l’altra. Le Panatenee erano una delle feste più importanti del calendario ateniese, fino alla metà del VI secolo si celebravano soltanto Panatenee annuali (poi chiamate Piccole), in seguito furono introdotte anche quelle quadriennali chiamate Grandi Panatenee .

L' età repubblicana a Roma ( 501 a.C. - 31 a.C. ) vide la giustizia amministrata dai PRETORI, carica elettiva di durata annuale, ed esercitata in base ad un EDITTO PRETORIO che stabiliva l' orientamento del magistrato nell' esercizio dell' imperium e della iurisdictio.

Noi che la democrazia la interpretiamo modernamente, abbiamo scelto i magistrati di carriera, col risultato che una volta insediati e coperti dalle guarentigie costituzionali di un articolo 105 che andrebbe sicuramente rivisitato, abbiamo creato 9.000 semidei capaci di tutto.
  

Dispositivo dell'art. 105 Costituzione

Spettano al Consiglio superiore della magistratura, secondo le norme dell'ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni ed i trasferimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati
Quando il controllore è formato ed eletto dai controllati non ci si può meravigliare che si sviluppi qualche degenerazione, se non addirittura qualche camurria !
Una buona mano a tutto ciò l'ha data la malapolitica che, dagli anni 1963 al 1993 ha regalato alla nazione un trentennio di MAGNA MAGNA sfociato nell' abolizione a furor di popolo della impunità dei parlamentari consegnando ai magistrati il MANCIPIUM  sull' Italia.
Non è che a seguito di ciò la situazione sia migliorata, tutt'altro; divenuti padroni dell' Italia, acquisita la qualifica di IRRESPONSABILI  A TUTTI GLI EFFETTI ( salvo rarissimi casi ) ogni hanno presentano a  PANTALONE il conto dei risarcimenti per ingiusta detenzione.
E DELLA RESPONSABILITA' CIVILE NON SI VEDE L' OMBRA !
Di questa insensata situazione io per primo spargo cenere sul capo, avendo inopinatamente aderito al crucifigi della politica, senza aver adeguatamente valutato che la natura umana è quella che è; che affonda nel nostro passato ancellare e che anche la PIZIA ( sacerdotessa di APOLLO che dava i responsi nel santuario di DELO ) non era esente dalla corruzione.
Quale valore avessero tali responsi, non è qui il caso di discutere: certo è che, salvo casi eccezionali, i responsi non erano né dati né redatti in mala fede, né fatti scrivere fraudolentemente per ingannare gl'interroganti. Si conoscono tuttavia casi di corruzione della Pizia, come quelli denunziati da Erodoto in V, 63 e VI, 66, quest'ultimo a proposito della falsa accusa ordita da Cleomene, re di Sparta, contro la legittimità del collega Demarato, d'accordo con la Pizia Perialla, la quale, poi, scoperta, venne deposta. "

NICOLA GRATTERI alla CAM parla della MESCHINA e dei DRONI

NICOLA GRATTERI 2 - Il colloquio col MINISTRO ALFONSO BONAFEDE

https://youtu.be/RT82zOJb4EE


NICOLA GRATTERI - 3 - LA RIVOLUZIONE DELLE ULTIME ORE

https://youtu.be/MHKg5mag3aI


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