domenica 25 luglio 2010
Lotta agli sprechi e ai FESTIVAL delle PORCHETTE
Quanto costano, ogni anno per tutti gli anni, i FESTIVAL delle PORCHETTE ?
Quanto costa, ogni anno per tutti gli anni,il parco delle AUTO-BLU occorrenti a scarrozzare i CACICCHI nostrani ?
A quanto ammonta la cifra totale in bilancio ( Regioni + Provincie + Comuni ) per l'acquisto dei consensi e del voto tramite pseudo sedicenti-attività culturali che di culturale spesso hanno ben poco ?
Quanto ci costano i CACICCHI LOCALI fra rimborsi, CONSULENZE FARLOCCHE e ammennicoli vari ? ( soltanto la REGIONE LAZIO 300.000 euro al mese ovvero 3,6 milioni l'anno !)
Se ne facessero una ragione : LA MUSICA E' CAMBIATA E DI NUOVE TASSE PANTALONE NON NE VUOL SENTIR PARLARE !
Manovra/ Trichet promuove Tremonti. E' ora di cambiare registro
Venerdí 23.07.2010 10:15 DA AFFARITALIANI.IT
"La stagione delle politiche espansive di bilancio pubblico è terminata. Certamente senza l'azione appropriata delle banche centrali e il contributo di politiche di bilancio espansive avremmo sperimentato una severa depressione. Però il deterioramento dei conti pubblici è senza precedenti, a fine anno, il debito pubblico dei paesi dell'Eurozona sarà cresciuto di oltre 20 punti percentuali in soli 4 anni. Negli Usa e in Giappone tra il 35% e il 45%''. Ma ora che l'economia sta emergendo dalla più grave crisi dal dopoguerra, bisogna cambiare registro. Non è più tempo degli stimoli, ma quello del risamamento dei conti pubblici delle economie avanzate. Politiche di bilancio restrittive come elementi di una strategia di riforme, hanno costi economici molto limitati e contenuti, insomma non rappresentano un freno alla ripresa economica. La maggioranza dei paesi avanzato naviga in acque sconosciute, dove è in ballo la fiducia. Il consolidamento dei conti pubblici è un dovere in queste circostanze, anche perchè continuare a indebitarsi potrebbe precludere ai governi la possibilità di nuovi stimoli in caso di una nuova emergenza economica''.
Così il presidente della Bce Jean-Claude Trichet in un articolo sul Financial Times.
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