CONSORZIO TUTELA DENOMINAZIONE FRASCATI
Comunicato Stampa
A seguito delle numerose richieste di chiarimenti ricevute in Consorzio in questi ultimi giorni, abbiamo il dovere di precisare quanto segue.
Osservato con rispetto e attenzione la nascita della Doc Roma, rinnoviamo ulteriormente un augurio, in primis ai produttori, che questa Denominazione abbia successo e contribuisca ad una collocazione dignitosa di uve della provincia di Roma altrimenti penalizzate, sperando anche che questa nuova Doc colga occasioni mancate in altre similari iniziative.
Per quanto ci riguarda, noi siamo impegnati in un altro compito, severo ma stimolante, cioè dare lustro ad un vino caposaldo dell’enologia nazionale, il Frascati DOC, che oggi è di rilievo non solo per il nome e la tradizione che rappresenta, ma fondamentalmente per la qualità che propone, frutto dello sforzo di una intera Denominazione.
In questo contesto il Frascati rimane il Vino della Capitale, sia per le centinaia di ettari di vigneto che sono sul territorio romano, sia per ciò che rappresenta nella cultura, nella storia, nella tradizione della città.
Cogliamo questa occasione per ricordare alla Regione Lazio ed ad Arsial gli impegni presi ed ad oggi solo in parte mantenuti, per accompagnarci nella promozione del più importante vino regionale alla luce del lavoro svolto nonché dello storico effetto trainante del vino Frascati nella necessaria sinergia delle nostre produzioni enologiche regionali.
Il Presidente
Mauro De Angelis
Frascati, lì 7 settembre 2011
giovedì 8 settembre 2011
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Mina cantava "parole, parole, parole. Tra il dire e il fare c'è di mezzo l'oceano. I vitocltori volgliono sapere quanto il sistema vinicolo frascatano pagherà le uve dell'imminente vendemmia e quando paga i "debiti" di quelle precedenti. A DUBI PORTATECE PURE A PORCHETTA.
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