venerdì 30 settembre 2011

Il BUE ed il suo POPOLO


Animale maestoso, direi regale !

Degno rappresentante della possenza, della forza, della saggezza. E' tenuto in grande considerazione dal cinesi che attribuisco precise caratteristiche ai nati sotto questo segno.


LA PERSONALITA' DEL BUE
:
Il segno del Bue o del Bufalo simboleggia la prosperità raggiunta grazie alla forza d'animo e al duro lavoro.
Una persona nata in quest'anno sarà fidata, calma e metodica. Il soggetto è un lavoratore paziente e instancabile, che segue la routine e le convenzioni. Sebbene in generale abbia una mentalità equanime e sia un buon ascoltatore, è difficile fargli cambiare idea perché è ostinato e spesso ha forti pregiudizi.
Tuttavia, grazie al suo carattere costante e fidato, il nativo del Bue raggiungerà posizioni d'autorità e di responsabilità. Non si tirerà indietro, quando il dovere lo chiama. Per la verità deve stare attento a non esagerare.


Presso gli Egizi fu adorato come divinità ( APIS )


A lui Giosuè Carducci scrisse un'ode

T'amo pio bove; e mite un sentimento
Di vigore e di pace al cor m'infondi,
O che solenne come un monumento

Tu guardi i campi liberi e fecondi,
O che al giogo inchinandoti contento
L'agil opra de l'uom grave secondi:
Ei t'esorta e ti punge, e tu co 'l lento
Giro dè pazienti occhi rispondi.
E del grave occhio glauco entro l'austera
Dolcezza si rispecchia ampio e quieto
Il divino del pian silenzio verde.







Diverso dal BUE è il TORO



Qui il discorso cambia, lo si intuisce.


IL SEGNO ZODIACALE DEL TORO

Tutti i nati sotto il segno zodiacale del Toro hanno, di base, un legame istintivo e sensuale con tutto ciò che è bello e rientra nelle espressioni più spontanee della Natura: l' amore e il sesso, la creatività artistica, la buona tavola, la vitalità che può forse esser sopita ma giammai repressa, l' energia creativa intesa come forza e potenza espressiva incanalata e posta al servizio dei sentimenti.

I nati sotto il segno zodiacale del Toro hanno enormi potenziali intellettuali, sia speculativi che creativi. Li attivano dapprima con lentezza, quasi pigramente, poi sempre più velocemente, come un motore freddo che man mano va a regime. È questo il segreto che, inconsciamente o deliberatamente, consente loro di conseguire risultati sempre notevoli.

IL POPOLO BUE

In borsa il POPOLO BUE è la massa sprovveduta degli investitori, magari anche un poco paperoni, destinati al massacro finanziario.


In politica
è la massa plebea, quella che è facilmente acquistabile con quattro parole. Credulona e svogliata, assolutamente non dedita all'approfondimento,questa mandria coltiva essenzialmente l'indifferenza. Rumorosa soltanto nella ruminazione, attivita' questa per nulla pericolosa per il potere, la predetta mandria gode di alcuni benefici: in PRIMIS lo JUS LAMENTATIONIS che esplica con altisonanti affermazioni gentilmente concesse dal CACICCO di turno.

LADRI, MAGNONI, DELINQUENTI, GOVERNO LADRO; quante volte avrete sentito pronunciare queste gravi affermazioni ! E' l'esercizio inerme dello JUS LAMENTATIONIS previsto e ammesso da quel diritto non scritto che è democraticamente concesso in cambio della regola di non disturbare il manovratore.



QUANDO IL GIOCO SI FA DURO, I DURI COMINCIANO A GIOCARE.

L'avrete intuito : parlo del periodo pre-elettorale. Ehhhhh cari amici, lì la storia si fa complicata e la mandria del POPOLO BUE si agita.

NO PROBLEM
ragazzi, i cacicchi sanno cosa fare. Alle parole aggiungono qualche promessa: un posto di lavoro per un figlio, un trasferimento, una consulenza futura....... tanto il POPOLO BUE è di memoria corta e poi.....passata la festa gabbato lo santo.

Se poi qualcuno scalpita c'è la soluzione ad hoc : lo si mette magari anche in una lista farlocca così insieme al voto gli spilli anche l'impegno.

Poi stai a vedere che magari prende solo sei preferenze o neppure quella della moglie !

Sei POPOLO BUE....... fatica, lamentati, paga le tasse e basta !



Ma come la pensano gli altri ?

Sono andato in giro ad informarmi :
Popolo Bue

Il Blog di Antonio Baudino

Nella Sua lettera, che ho molto apprezzato per le parole di stima nei miei confronti, adombra una certa perplessità per il modo “crudo” e pessimistico con il quale, nei miei libri, affronto i vari problemi (religiosi, politici, di corruzione) che affliggono il nostro tempo. Manifesta, pure, una certa perplessità sul mio modo di considerare il 150° dell’Unità d’Italia ed i festeggiamenti del prossimo 2011…Vede, cara signora Marta, io, di natura, non sono un pessimista. Fossi pessimista mi sarei di già sparato un colpo! Il mondo è quello che è, dalla notte dei tempi. Da quando Caino uccise Abele. Le figure di Re Vittorio Emanuele II°, Cavour, Garibaldi, Mazzini vanno viste per quello che sono, comuni mortali con le loro debolezze, le loro ambizioni, i loro errori, i loro pregi. Pregi e difetti come tutte le persone di questo mondo. Poveri mortali come tutti noi. L’ultima guerra mi ha insegnato moltissimo. Il 10 giugno 1940, quando casa Savoia dichiarò guerra a mezzo mondo tramite l’amico Mussolini, avevo nove anni. Quando la guerra terminò ne avevo quasi quattordici. Alla liberazione, il 25 aprile del 1945, ho visto un fuggi, fuggi, quasi generale, dalla camicia nera alla camicia rossa, dal fez al bianco fiore della Democrazia Cristiana. Un continuo degrado, progressivo ed inarrestabile, di un nuovo regime, chiamato “democrazia”, cavalcato da buona parte delle stesse persone che avevano favorito il precedente regime fascista. “Pecunia non olet”, il denaro non ha odore. I partiti sono serviti a moltiplicare la democrazia. Le ideologie sono il mezzo per confondere le menti del Popolobue. L’onestà, la probità, la coerenza non fanno parte della politica. Sono un optional riservato al buon padre di famiglia. Il buon padre di famiglia non fa politica ma amministra le sue sostanze in favore dei figli suoi con amore, comprensione e giustizia. Non abbandona nessuno dei propri famigliari. Gli Italiani non sono mai stati considerati dai loro padri che li governano (nei comuni, provincie, regioni, deputati, governo in carica) come dei figli da trattare con giustizia, ma come “limoni” da spremere per ottenerne il voto e vivere agiatamente di politica. Vi sono pure coloro che fanno politica per hobby, non per denaro. Non ne ha bisogno.

La saluto con stima e simpatia.

da www.popolobue.it

Guardati dentro: SEI UN TORO o fai parte del POPOLO BUE ?

Ed ora AVANTI I CACASENTENZE !

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