Sicuramente non è che
si possono sempre stare appresso a queste situazioni di video ogni volta che
succede qualcosa, oppure ci rode qualche prurito abbiamo.
Quindi da parte mia i
comunicati avverranno solo nel momento in cui ci sono novità importanti. Ci
sono i dati della ASL che ancorché si fa fatica ad averli o comunque nei tempi
giusti e nelle tempistiche giuste perché c’é molta confusione.
Io capisco anche la ASL
che fa fatica a reperire e montare tutti questi dati e trasmetterli e
disaggregarli, trasmettere ai Comuni e così via, a volte sono imprecisi, a
volte non anche rispecchiano di per sé la verità. Tanto è vero che noi facciamo
anche una verifica ulteriore sul campo. Rispetto ai dati che mi vengono forniti
dalla ASL, personalmente io poi intervisto, non so, l’Istituto San Camillo o
altre persone per capire se veramente quel dato corrisponde a quanto comunicato.
Detto questo, vi devo
aggiornare sulla situazione epidemiologica di Grottaferata.
Ci sono molte persone
che fanno procurato allarme, persone che hanno fatto anche gli amministratori,
purtroppo, e che purtroppo persone, dei cittadini seguono come un gregge. Il
che è molto sbagliato perché se non ci sono dati ufficiali e si inventano
questi dati, si crea solo allarmismo. É procurato allarme, quindi bisogna fare
attenzione a dare questi dati. Io poi capisco la voglia di voi di avere sempre
più notizie e quant’altro. Ma sapete pure che nel sito del Comune e sulla
pagina Facebook del Comune ci sono tutte le notizie e tutti i comunicati che
riguardano questa triste vicenda. Una triste vicenda che ci porta nuovamente a
parlare dei medici di Bergamo, di Brescia, dove la situazione è drammatica. Noi
ancora nel Lazio, nel Centro-Sud Italia riusciamo a contenere questa virulenza
del virus. Abbiamo avuto forse più tempo per organizzarci rispetto al Nord, ma
dobbiamo fare in modo che il Centro-Sud resista. Su questa, su questo contagio perché
sennò si ferma tutta l’Italia e perché fermandoci sarebbe la catastrofe per noi
popolo italiano.
Detto questo, i dati
ufficiali ricontrollati che ci ha fornito la asl sono questi: noi abbiamo 50
cittadini di Grottaferata in quarantena. In quarantena parlo, non parlo di
isolati, di cittadini isolati. 50 cittadini di Grottaferrata in quarantena, e
abbiamo 20, anzi sarebbero stati 21, ma l’altro giorno è uscito una signora di
Grottaferrata, è uscito dall’ospedale ed è guarita. E sono 20 i casi di persone
positive a Grottaferrata dal covid-19. Di queste 20 persone, 7 sono
ospedalizzate e stanno negli ospedali di Roma, intorno a Roma. Questo è il dato
ufficiale, non ce ne sono altri. Non ci sono 80 positivi a Grottaferrata e si
parla di zona rossa di Grottaferrata, facendo allarme, procurato allarme.
Questa è una cosa che
non sopporto e forse dovremo poi capire come e perché vengono fatte queste cose
e perché giovano a chi dire queste cose. Detto questo, questa è la situazione
dei nostri residenti a Grottaferrata, come detto sono 50 persone in quarantena,
le altre 20 sono positive e 7 stanno in ospedale. Delle restanti 20 persone,
quindi 13, sono persone positive in casa. Sono anche gruppi di famiglia, non
sono singole persone sparse sul territorio ma sono anche gruppi di famiglia
perché contagiate per vari motivi.
L’altra questione
riguarda le suore di San Camillo. Zona rossa, solo San Camillo non
Grottaferrata. Quella zona rossa, i dati ufficiali che ho procurato insieme
direttamente dalla suore di San Camillo, dalla capo infermiera di San Camillo e
dalla Madre, che seguiamo e che assistiamo in questi giorni in tutto e per
tutte le incombenze, sono questi. Nel Convento, nella casa di San Camillo sono
62 suore, 62. Di queste 62 suore, 6 sono negative. E quindi sono come noi.
Lavorano, accudiscono le altre sorelle e quant’altro. 4 di queste suore sono
ospedalizzate a Roma, stanno a Roma. Le altre, sono 52 suore, sono positive o
in quarantena. Positivo poi non è che significa chissà che cosa succede perché
ci sono vari gradi di positività. più leggera e meno leggera.
E molte di queste suore
sono positive ma stanno bene. Stanno bene, non stanno con sintomi forti di
asma, di tosse o altro. Pero sono risultate positive. Questa è la situazione
del San Camillo, che non è cosi allarmante perché è focalizzata lì. Ma non è
allarmante perché è stata circoscritta a suo tempo come sapete attraverso la
chiusura della zona rossa. Quindi questa è la situazione, loro vengono
assistite ogni giorno dai medici del San Camillo, vengono…c’è un servizio
catering che gli fornisce direttamente l’ospedale, noi le assistiamo per le
altre incombenze. Questa è la situazione della Casa di San Camillo.
L’altra questione
riguarda l’Eugenio Litta di cui si fa tanto che parlare. Noi non abbiamo dati
ufficiali da parte della ASL sull’ Eugenio Litta. Comunque sull’ Eugenio Litta io
ho sentito personalmente la ASL di Frascati e il Direttore dell’Eugenio Litta. Le
due versioni combaciano. Allora all’Eugenio Litta noi abbiamo organizzato
attraverso 3 reparti di persone deboli, in qualche modo con problemi di salute
mentale e quant’altro. L’Eugenio Litta è diviso in 3 reparti, ogni reparto di
questi dell’Eugenio Litta ha 15 ragazzi. Un reparto di questi, un ragazzo è
risultato positivo una domenica passata, non questa ma quell’altra, insieme al
papà, è stato ricoverato in ospedale. A seguito di questa situazione, e l’Eugenio
Litta dai primi, da marzo, dalla fine di febbraio aveva attuato tutte le misure
e il protocollo in questi casi dettati dal Ministero della Salute. Quindi la
misura della febbre a chi entrava e chi usciva, anzi non entravano più neanche,
né uscivano, tutte quindi le mascherine, i guanti, ha adottato tutte le
precauzioni. Nonostante questo, c’è stato questo caso. in quel reparto, sono
risultati positivi altri 4 ragazzi. In questo momento credo che la ASL stia
facendo i tamponi a tutti i ragazzi rimanenti di quel reparto. E agli operatori
che non hanno ancora avuto problemi di salute da virus. Perché (parola incomprensibile) sono operativi e
quant’altro ma anche a loro verranno fatti tutti i tamponi. Gli altri due
reparti sono stati spostati nelle nuove strutture che stanno all’interno
dell’Eugenio Litta, messi in sicurezza e isolati dal resto. La situazione
quindi è questa: ci sono 4 persone che sono positive, di ragazzi all’interno
dell’istituto, si stanno sanificando tutti gli ambienti dell’istituto, è stato
messo in sicurezza da parte dell’istituto, insieme alla ASL insieme ai dottori,
quindi questa è la situazione. Dopodiché, nei giorni a seguire, sapremo se
oltre a questi 4 ragazzi in quel reparto si è sviluppata un’altra situazione, perché
la ASL sta già ragionando con l’Eugenio Litta quale saranno le misure da
prendere in tal senso. Questa è la versione ufficiale ancorché non trasmessa
come vengono trasmessi i dati al Sindaco di Grottaferrata. Però questa è la
situazione dell’Eugenio Litta. Detto questo io, insomma, rinnovo a tutti
l’attenzione che dobbiamo avere su queste cose, l’attenzione che dobbiamo avere
nel trasmettere dati e amplificare le cose che non sono poi vere. E che ci
possono poi tornare a sfavore di queste situazioni, perché poi non si fa altro
che montare ansia, paure o altro. Quindi bisogna stare molto attenti, è da
persone capaci, consapevoli, dare le notizie vere non quelle che sono prese per
passaparola. Ma invece quelle vere, e sono quelle che vi ho detto poco fa.
Questa è la situazione epidemiologica di Grottaferrata.
Ci sono altre questioni
che sono in ballo, che vedo insomma… l’ordinanza dei…per i ratti. Quell’ordinanza
è un’ordinanza, può essere scritta poco bene o meno però è un’ordinanza di tipo
generale che va fatta. Perché noi dobbiamo comunque avere cura delle nostre
abitazioni. L’igiene è importante in questa situazione, in questa contingenza.
Non è che il virus passa attraverso i topi ma attraverso l’igiene dei nostri territori,
riusciamo ancora maggiormente a contenere le situazioni. Detto questo c’è
un’ordinanza di ordine generale, è come vengono fatte le ordinanza per quanto
riguarda le processionarie o altri tipi di infestanti.
È poi è stata fatta
invece un’ordinanza a seguito di segnalazioni, di luoghi abbandonati dai
rifiuti, dove siamo intervenuti facendo ordinanze specifiche e trasmettendo
tutti gli atti alla ASL per i provvedimenti di conseguenza. Questa è la
situazione per questa gran gazzarra che viene fatta su questa ordinanza. Non
c’è nessun topo che trasmette i virus, ci mancherebbe altro, ma invece l’igiene
va mantenuta nel nostro paese. Va mantenuta nelle aree dove ci sono i cassonetti
incustoditi, abbandonati e dove ci si butta tutto e di più. L’inciviltà poi, in
queste cose, degenera e poi quindi anche a fronte del fatto che noi stiamo
dentro casa, gli animali poi escono fuori probabilmente. Quindi la
derattizzazione va fatta dove ci sono presenze di topi, dove si vede che in un
condominio c’è qualche cosa che non funziona. E se tu abiti in quel condominio
è giusto che, essendo proprietà privata, intervieni per derattizzare, queste,
questa, questo problema. Quindi questo è un problema che va affrontato.
Sicuramente voi direte che non è il principale, pero' è uno di quei casi come
hanno fatto altri Comuni. Queste ordinanze le hanno fatte, quindi anche noi ci
siamo adeguati. Però su casi specifici da dove poi è scaturita quella generale.
Poi in questo momento
dovrebbero poi arrivare anche da Roma, siamo andati a prendere altre
mascherine, altri dispositivi di sicurezza, che avevamo fatto richieste, quindi
le abbiamo acquisite, i vigili stanno tornando da Roma con questi dispositivi.
Questi dispositivi, come abbiamo fatto a febbraio, verranno dati a chi sta in
prima linea. A chi sta in prima linea e quindi i medici di base, i Carabinieri,
i vigili, la protezione civile e quanti altri hanno la possibilità di
contagiarsi nel loro lavoro. Questo cioè lo abbiamo fatto sin dall’inizio, perché
se non difendiamo quelle persone che stanno in prima linea poi non potranno
essere sostituite. Questo è stato il nostro, una delle linee strategiche che
abbiamo seguito. L’unico Comune a farlo nel Lazio, siamo stati noi. Prima che
venissero pronunciate dal Governo altre misure, noi abbiamo fatto questo. Lo
abbiamo fatto perché crediamo che chi sta in prima linea deve essere
salvaguardato perché salva noi, salva anche noi. Quindi è importante questa
cosa che abbiamo fatto. E le abbiamo date alle scuole. Cosi come abbiamo
iniziato la sanificazione degli edifici pubblici. Stiamo chiudendo la
sanificazione delle scuole, del Centro Anziani, della biblioteca e quant’altro.
Abbiamo anche, siamo intervenuti anche sulla Caserma locale dei Carabinieri,
l’abbiamo sanificata come Comune. E i Carabinieri ci dicono grazie perché non
sempre si riescono a fare queste cose. Quindi questo è il quadro complessivo
della situazione, tutte le azioni che sono state messe in campo le stiamo
seguendo con costanza e con determinazione. Prossima settimana dovremmo
iniziare un nuovo ciclo di sanificazione delle aree pedonali, delle piazze,
davanti alla posta ed alle banche. Anche questo è messo in programma. Quindi
torno a ripetere, bisogna stare tranquilli. Ma questo non significa abbassare
la guardia, significa essere determinati al rispetto delle norme e delle leggi
che ci vengono impartiti. Mi viene detto che ci sono parecchie persone irresponsabili,
che nonostante siano in quarantena o positive, se ne vanno in giro per il
paese. I Carabinieri stanno facendo posti di blocco, prendere nomi e cognomi perché
saranno denunciati. Queste persone saranno denunciate perché la nostra salute
dipende da questi accorgimenti che dobbiamo adottare. Quindi l’invito è restate
a casa sperando che questa situazione, ancorché lunga, si possa risolvere nel
breve tempo e quindi faremo di tutto per contenere questo virus. Io nel momento
in cui avrò altre novità da darvi o da comunicare, interverremo. Come già lo
facciamo con i comunicati sul sito del Comune ufficiale, sulla pagina Facebook,
farò altri video comunicandovi le nuove azioni o le novità che ci sono e che
riguardano il nostro Comune.
Nel frattempo stiamo
lavorando con la Giunta e con l’area finanziaria, per spalmare su più rate
quindi con minori costi da parte dei contribuenti, le tasse comunali. A partire
da settembre, sicuramente, quindi questa è un’agevolazione che possiamo dare a
tutti quanti, sia per le categorie produttive che per i residenti. Questa è una
prima forma di sostegno, diciamo di agevolazione cosi come stiamo studiando,
insieme sempre all’area finanziaria, ulteriori strumenti di sostegno per le
categorie più deboli e che sono in difficoltà, insieme alle attività produttive
del nostro territorio. Dobbiamo far ripartire Grottaferrata, la dobbiamo far
ripartire in tutti i modi, ci stiamo impegnando su questo tema, dal far
ripartire le gare e quando sarà ci dobbiamo far trovare pronti a far ripartire
i cantieri. Far ripartire i cantieri di Grottaferrata significa pure immettere liquidità,
significa fare ripartire un paese e questo lo dobbiamo fare con tutte le nostre
forze. Questo è l’augurio che ci facciamo ma anche in collaborazione con il
Consiglio comunale, con tutti i Consiglieri comunali andremo a definire quali
azioni di sostegno potremo approntare verso il Bilancio comunale, una volta
approvato, entro metà aprile sicuramente, tutte le azioni che possiamo mettere
in campo come dicevo a sostegno delle categorie più deboli e delle attività
produttive. Questo l’impegno che ci siamo presi, e lo porteremo a termine.
Quindi rinnovo l’invito
a tutti voi di stare a casa, di approntare tutte quelle misure che servono a
salvare la vita nostra e degli altri. Dobbiamo essere, come dire, costanti in
questa cosa perché ne vale nel limitare al massimo il contagio. Prima facciamo
queste cose e prima possiamo ripartire. Grazie dell’attenzione. Buona serata.