venerdì 13 marzo 2020

PERCHE' DOVREMO RIVEDERE LE TEORIE ECONOMICHE


LA LEGGE DI JAN BAPTISTE SAY




LA PAPERA GIULIVA


Fu un economista francese di tendenza liberale.

Nel 1817 pubblicò la sua opera monumentale
Cathéchisme d’économie politiche

volgarmente tradotta in " LEGGE DI SAY " o anche " LEGGE DEGLI SBOCCHI "


L'assunto sosteneva la perfezione del mercato sempre teso verso la piena occupazione; in parole semplici, la produzione di nuovi prodotti creava la richiesta degli stessi, quindi una maggiore produzione ed un maggiore impiego.

La funzione del salario era quella di permettere l'acquisto dei prodotti e, per la parte risparmiata ( considerata un accumulazione per spese successive ) era una riserva da utilizzare per investimenti nella produzione ( tramite i prestiti delle banche all' industria ).

Ma il motivo del risparmio poteva anche essere un altro : ritrarne ulterione reddito personale sotto forma di interessi.

Le crisi economiche, per SAY derivavano dal disallineamento momentaneo dei fattori produttivi ( capitale e manodopera ); disallineamento che il mercato avrebbe corretto in tempi più o meno lunghi a seconda degli attriti che si sarebbero interposti.

Diminuendo i tassi d'interesse ( politica monetaria ) sarebbe venuta meno la propensione al risparmio in favore della spesa; per altro verso il minor costo dei capitali a prestito avrebbe favorito maggiori investimenti industriali per favorire maggiori acquisti.

Uno degli attriti paventati da SAY era l'azione dei Sindacati che si opponevano ad eventuali riduzioni dei salari .

LA GERMANIA E' FERMA AL 1817 ?


A ben vedere, con il suo surplus commerciale sempre fuorilegge rispetto ai parametri di QUESTA EUROPA CHE NON C'E', sembra che a Berlino si sia fermi a questa teoria classica che fu spazzata via solo dopo 120 anni, nel 1936 da KEYNES; nel senso che manca la capacità di immaginare qualcosa di diverso per fronteggiare i problemi attuali.

La LEGGE DI SAY non ha più basi di sostenibilità essendo venuti a mancare i postulati di base.

Il primo postulato è la tendenza automatica al riequilibrio; basti vedere che le supposte motivazioni del risparmio non esistono più.

Le banche italiane, per rimanere in casa, custodiscono liquidità per circa 1.400 miliardi di euro a COSTO ZERO; caduta la remuneratività dei depositi ed essendo pressochè irrisori i rendimenti del debito pubblico la presunta integrazione del reddito è andata da diversi anni a farsi benedire.

Peraltro è conclamata la difficoltà per famiglie ed imprese ad accedere ai finanziamenti bancari; le banche in effetti preferiscono giocare con la finanza con grandissimi rischi se accade che una
PAPERA GIULIVA
( in ossequio alle OCHE che almeno salvarono il Campidoglio), posta in inadeguata posizione, sia capace di causare perdite del 17% ( 16,92%  per la precisione ) in un sol giorno sui mercati finanziari e senza contare i riflessi sulla GESTIONE FONDI e sugli investimenti dei FONDI PENSIONE.

I Sindacati è vero che non sono più un problema da quando menti raffinatissime, in combutta con ben individuati ambienti politici, hanno intrapreso il traffico degli schiavi; ma questo, a ben vedere, concorre a deprimere i salari o quanto meno a non farli crescere; con buona pace del postulato della domanda pronta ad acquistare la nuova offerta.

Cade anche la supposta riduzione della moneta a semplice mezzo di regolamento delle transazioni; OGGI la moneta è carburante per una ripresa azzerata dal CORONA VIRUS.

E se l'aiuto proposto dalla PAPERA GIULIVA, 120 mld di euro per finanziare DEBITO PUBBLICO, non è altro che una inezia per l'acquisto di nuova droga ( il vituperato TRUMP, che non è ancora nella condizione europea,  ha già stanziato 500 miliardi ), va da se che nella condizione attuale non resta che immaginare nuove soluzioni.

 DOVRETE  STAMPARE MONETA DA OFFRIRE GRATIS AGLI STATI PER QUANTO  OCCORRERA'  A SUPERARE LA PANDEMIA.


OGGI SMONTIAMO LA LEGGE DI SAY E CONSIGLIAMO LA PAPERA GIULIVA

https://www.facebook.com/592015390956949/videos/2582202958769679/


C'è poi  LA ZUPPA DI PORRO 

https://www.facebook.com/NicPorro/videos/1021250551594293/


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