lunedì 9 marzo 2020

GLI ASINI DI FRANCOFORTE E L' ELICOTTERO DI MILTON FRIDMAN


QUANDO GLI USA ANDARONO DI CHIATTO PER NON STAMPAR MONETA

1976 PREMIO NOBEL ECONOMIA

ACCADE CIRCA 50 ANNI FA

Ho conosciuto MILTON FRIDMAN intorno alla metà degli anni 70 quando fu insignito del Premio Nobel per l'Economia.

L'occasione fu lo studio della Grande Crisi del 29, un vero VIRUS che partendo dagli USA si propagò nel mondo intero e condusse alla Seconda Guerra Mondiale.

Guida della scuola monetarista di Chicago fu il fautore della TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA
che contrappose al dogma del GOLD STANDARD, ovvero l'emissione di dollari convertibili in oro e, quindi, quantitativamente corrispondente al riserve auree del paese.

Questo vincolo, abbandonato nell' estate del 1971 dal Presidente Richard NIXON, fu ritenuto da FRIDMAN il vero VIRUS che strangolò l'economia americana nel 1929 e negli anni seguenti; il panico si sparse nel paese con la chiusura degli sportelli bancari rimasti a secco di moneta.

Il Domino fu completo : dalle Banche alla Borsa, dalle Industrie alle imprese e al commercio; tutto per il fatto che non si potevano stampare banconote oltre il controvalore delle riserve auree.

MUTATIS MUTANDIS, sostituite l'oro con i vincoli di bilancio di
QUESTA EUROPA CHE NON C'E'
ed avrete la medesima situazione, anche riproponibile nelle figure degli ASINI alla FED allora e degli ASINI alla BCE dei giorni nostri, con l'eccezione di MARIO DRAGHI !


MA COSA SOSTENEVA LA TEORIA DELL' HELICOPTER MONEY ?




Semplice buonsenso : una situazione eccezionale va governata con strumenti eccezionali.

Sarebbe bastato lanciare del denaro da un elicottero e la gente avrebbe avuto di che spendere ( domanda ) e le industrie cosa produrre ( offerta ).

Che fu poi il suggerimento dato nel 2002 da Ben Bernanke (prima della sua nomina a presidente della Fed): egli suggerì alla Bank of Japan di stampare denaro per finanziare un taglio delle tasse in modo da distribuire la moneta direttamente sull’economia, attraverso tagli fiscali e la distribuzione diretta di denaro ai cittadini mediante le poste.

Ovvio che una simile intuizione necessita di una forma mentis economica tesa allo sviluppo; forma mentis che non può albergare in un azzeccagarbugli ancorchè docente universitario; ovvio che, al pari della Teoria KEYNESIANA si compone di due tempi : l'erogazione ed il riassorbimento.

Dubito che possa aver riscontro in Italia, vista l'attuale classe politica e la stanzialità inamovibile di una casta burocratica pappona e impreparata.

Come altrove scritto, il presupposto sarebbe la stampa da parte della BCE di banconote pari allo stop imposto all' economia del Continente; 1/12 del PIL ANNUALE UE per ogni mese di
VIRUS HOLIDAY

Per un PIL UE di 20.000 MLD di €/anno circa parlo di 1.666 miliardi al mese da distribuire agli STATI gratuitamente e da questi trasferire a industrie, imprese, partite iva, e attività commerciali in proporzione al fatturato perso al netto dei costi per la produzione dello stesso; fatturato rilevabile dall' ultima dichiarazione dei redditi 2018.

Per la burocrazia preposta alla distribuzione immaginate che pappatoia !



The Best Of - MEP Antonio Maria Rinaldi 



Il controvalore di tale emissione andrebbe accantonato in un fondo da ammortizzare negli anni, come accaduto a Frascati dopo la patita sventura ventennale del 
GATTOPARDI VAIRUS  


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