venerdì 10 luglio 2020

ZINGARETTI E QUEL VIZIO DEI SUOI AMICI GATTOPARDI


NICO' NUN CE SE CAPISCE NA MAZZA !



Generalmente, persone dotate di semplice buonsenso sono portate a credere che un bilancio dovrebbe essere composto di due paginette; la prima rappresentativa dello STATO PATRIMONIALE, la seconda con il CONTO COSTI E RICAVI.

Preambolo, o a seguire, la rappresentazione del contesto nel quale l'attività è stata svolta; quindi l' elenco delle varie voci che compongono l'attivo di bilancio ed il passivo, dove la liquidità e i debiti a breve precedono le risorse e gli impegni  a breve termine e, poscia, le attività consolidate e gli impegni pluriennali. 

La RELAZIONE dell' Amministratore e dei Revisori contabili servono ad entrare nel merito delle varie voci e ad asseverare la loro correttezza contabile.

Questo consente anche ad un profano di rendersi sommariamente conto della " foto " scattata alla fine di ogni esercizio.

Uso l'avverbio sommariamente perchè in primis non v'è certezza della veridicità dei numeri esposti ( basti analizzare  i bilanci degli ultimi 20 anni al Comune di Frascati per rendersene conto ); secundis per il fatto che i REVISORI oltrechè pagati dal controllato ( e nel settore pubblico fino a poco tempo fa scelti dallo stesso ) spesso sono posti in condizioni estreme nello svolgimento della loro verifica.

Per quanto io abbia cercato ( non lo faccio per lavoro ma solo per diletto ) non sono riuscito a trovare un numero che desse in linea di massima una indicazione del totale delle ENTRATE della REGIONE LAZIO

Voi direte " ma che ci fai con quel numero " ?


RESIDUI ATTIVI




Chi segue il mio spulciare dei conti pubblici sa che i RESIDUI ATTIVI sono un mio pallino, per via del disastro da questi derivato al Comune di Frascati a seguito della scellerata gestione dei GATTOPARDI del PD FRASCATI

Leggere quindi che 2) individuare lo stock totale dei residui attivi al 31 dicembre 2017 in euro 4.087.641.951,27 ha ovviamente stimolato le mie natiche.

4 miliardi di euro ( 8.000 miliardi di lire ) non sono nè pochi nè tanti ; dipende in riferimento a cosa ; come pure non lo sono
euro 2.017.369.958,35 ( 4.000 miliardi di lirozze ) a titolo di residui attivi derivanti dalla competenza ( cioè dall' ultimo anno )


Se il flusso delle entrate fosse di 200 miliardi annui è palese a tutti che parleremmo di un 1% di crediti in ritardo nell' incasso ( il COVID19 non c'entra ); ma se il flusso delle entrate fosse di 10 miliardi saremmo alla bancarotta.

Come nella migliore tradizione dei GATTOPARDI a FRASCATI
anche alla REGIONE LAZIO ci sono euro 18.812.493,03 



corrispondenti a debiti insussistenti derivanti da esercizi pregressi da eliminare dalle scritture contabili, individuabili nell’allegato C; anche questi in assenza di una STELLA POLARE dicono poco; l' unica certezza è che è tutta " roba " made in
NICOLA ZINGARETTI.

Purtroppo  su un simile argomento, che una volta magari veniva spiegato nelle sezioni dei partiti di opposizione, manca un dibattito conoscitivo per il semplice fatto che ai CASTELLI ROMANI le opposizioni sono latitanti; la cultura popolare rimane bassa e relegata alle lampadine rotte, alla piazzetta al buio e ad elementi marginali.

Detta fuori dai denti , qualche cjumaca si vede dove fra 3 mesi si vota; per il resto regna la bonaccia. 

Ad infondere tranquillità, comunque, c'è la altissima qualità delle maestranze che in più occasioni hanno dato ampia prova di affidabilità.



Perchè NICOLA le " RISORSE " se le sa capare !






Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 27 dicembre 2019, n. 28 Legge di stabilità regionale 2020

IL CONSIGLIO REGIONALE
 ha approvato 

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
 p r o m u l g a 




Oggetto: Riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2017 ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modificazioni 

LA GIUNTA REGIONALE


Visto il parere del Collegio dei revisori dei conti, reso il 3 aprile 2018, ai sensi dell’art. 63, comma 11, del decreto legislativo n. 118/2011; 

D E L I B E R A 

Per le motivazioni espresse in premessa che formano parte integrante della presente deliberazione, di: 

1) riaccertare i residui attivi ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo n. 118/2011, per un importo complessivo di euro 639.528.077,85, esposti nell’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, di cui: 

a. euro 115.708.628,76 corrispondenti a crediti assolutamente inesigibili o insussistenti da eliminare dalle scritture contabili, composti dalla somma di euro 47.657.557,02 dettagliati nell’allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto e di euro 68.051.071,74, definiti con determinazioni dirigenziali.

b. euro 523.819.449,09, corrispondenti a crediti imputati nell’esercizio 2017 ma non ancora esigibili, da reimputare all’esercizio in cui risultano esigibili (2018); 

2) individuare lo stock totale dei residui attivi al 31 dicembre 2017 in euro 4.087.641.951,27, di cui: 

a. euro 2.070.271.992,92 a titolo di residui attivi derivanti da esercizi pregressi (di cui euro 1.237.946.905,37 appartenenti al settore sanitario, contabilizzati sulla base delle disposizioni del Titolo II del decreto legislativo n. 118/2011); 

b. euro 2.017.369.958,35 a titolo di residui attivi derivanti dalla competenza (di cui 1.119.698.121,82 euro appartenenti al settore sanitario, contabilizzati sulla base delle disposizioni del Titolo II del decreto legislativo n. 118/2011); 

3) reimputare gli accertamenti corrispondenti a crediti non ancora esigibili per un importo complessivo pari ad euro 523.819.449,09, di cui all’allegato D1, parte integrante e sostanziale del presente atto; 

4) riaccertare i residui passivi ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo n. 118/2011 per un importo complessivo di euro 970.531.116,93, esposti nell’allegato C, parte integrante e sostanziale del presente atto, di cui:

 a. euro 18.812.493,03 corrispondenti a debiti insussistenti derivanti da esercizi pregressi da eliminare dalle scritture contabili, individuabili nell’allegato C

b. euro 951.718.623,90 corrispondenti a debiti imputati nell’esercizio 2017 ma non ancora esigibili, da reimputare all’esercizio in cui risultano esigibili (2018);

5) individuare lo stock totale dei residui passivi al 31 dicembre 2017 in euro 4.577.188.422,22, di cui: 17/04/2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 31 - Supplemento n. 1 a. euro 1.770.083.387,14 a titolo di residui passivi derivanti da esercizi pregressi (di cui euro 1.314.028.329,92 appartenenti al settore sanitario, contabilizzati sulla base delle disposizioni del Titolo II del decreto legislativo n. 118/2011);

 b. euro 2.807.105.035,08 a titolo di residui passivi derivanti dalla competenza (di cui euro 1.727.000.745,26 appartenenti al settore sanitario, contabilizzati sulla base delle disposizioni del Titolo II del decreto legislativo n. 118/2011); 

6) reimputare gli impegni corrispondenti a debiti inesigibili all’esercizio in cui risultano esigibili per un importo complessivo di euro 951.718.623,90 di cui all’allegato D2, parte integrante e sostanziale del presente atto. 

7) approvare il prospetto delle contestuali reimputazioni di entrate e spese di cui all’allegato E1; 

8) variare, in relazione agli impegni da reimputare, ad esclusione degli impegni che trovano copertura finanziaria nella contestuale reimputazione delle entrate, il fondo pluriennale vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2017 per un importo complessivo di euro 627.013.311,79, (di cui euro 140.871.954,31 per la parte corrente ed euro 486.141.357,48 per la parte in conto capitale), come risulta dall’allegato E2; 

9) determinare in euro 727.827.807,74 il fondo pluriennale vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2017 (di cui euro 185.287.118,32 per la parte corrente ed euro 542.540.689,42 per la parte in conto capitale); 

10) rinviare ad un successivo atto le ulteriori necessarie variazioni di bilancio. La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

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