lunedì 5 marzo 2012
Porto di Imperia, fermato Francesco Bellavista Caltagirone. Per l'assegnazione dell'appalto era necessaria una gara
La Porto di Imperia spa è la società che ha in concessione i lavori di costruzione del nuovo approdo. È partecipata al 33% dal Comune di Imperia.
Scrive la REPUBBLICA GENOVA.it circa il reato contestato di truffa aggravata :
" Per la costruzione del porto turistico di Imperia non è mai stato emesso un bando di gara, e i magistrati vogliono capire se ciò sia giustificato o meno. Inoltre i costi iniziali avrebbero dovuto essere in un primo tempo di 30 milioni, ma sono poi lievitati fino ai 140"
Nell'inchiesta, avviata nell'ottobre del 2010, è indagato anche l'ex ministro Claudio Scajola.
Una truffa da 500 mila euro - Secondo gli inquirenti, la truffa in concorso ai danni dello Stato è per un importo di circa 500 mila euro. Tracce del presunto raggiro sarebbero state raccolte dalla polizia postale all'interno di materiale informatico sequestrato nell'ottobre del 2010.
Indagati a piede libero anche Paolo Calzia, 69 anni, di Imperia, che all'epoca dei fatti contestati era direttore generale del Comune di Imperia; Delia Merlonghi, 67 anni, di Roma, legale rappresentante della società di Caltagirone Acquamare, e Domenico Gandolfo, già direttore della Porto di Imperia. La Porto di Imperia spa è la società che ha in concessione i lavori di costruzione del nuovo approdo.
La Porto di Imperia Spa è divisa in tre quote detenute dalla Acquamare di Bellavista Caltagirone per il 33,3%, dal Comune di Imperia per un altro 33,3% e da un terzo gruppo di imprenditori locali per il restante 33,3%. Tra questi ultimi risulta presente anche Pietro Isnardi, suocero di Claudio Scajola.
http://www.youreporter.it/video_PARTITI_Spa_25_come_ti_neutralizzo_le_forze_dell_ordine
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento