CORRUZIONE: SEQUESTRATI BENI PER CIRCA 300 MILA
EURO A EX DIRIGENTE DELL’UFFICIO APPALTI DEL
COMUNE DI LADISPOLI
COMUNICATO STAMPA Roma, 17 novembre 2018
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un
decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP di Civitavecchia, nei confronti dell’ EX DIRIGENTE UFFICIO APPALTI Il provvedimento si inserisce sugli sviluppi delle indagini che, ad agosto del 2017, avevano
condotto all’esecuzione di otto ordinanze di custodia cautelare in carcere e una ai domiciliari
per il reato di turbata libertà degli incanti nei confronti del dirigente pubblico infedele, di un
imprenditore romano, dei suoi stretti congiunti (madre, moglie e figli) nonché di altri fiduciari,
opportunamente utilizzati, quali prestanome, in altrettante società.
I finanzieri della Compagnia di Civitavecchia, sotto il coordinamento della locale Procura
della Repubblica, hanno quindi posto il vincolo cautelare a tre unità immobiliari – un locale
adibito a ristorante, un magazzino e una porzione di villa – situate in Cerveteri, loc. Borgo
San Martino, intestati a R.L. (classe 1956), responsabile, nel periodo dal 2001 al luglio 2017,
del citato Ufficio comunale.
Il patrimonio immobiliare sequestrato, del valore di circa 300.000 euro, corrisponde al
prezzo del reato di corruzione contestato al dirigente pubblico indagato il quale ha favorito
il costruttore romano V.S. (classe 1964) nell’aggiudicazione delle gare indette per la
costruzione del nuovo stadio comunale di Ladispoli.
Gli investigatori hanno riscontrato che, in cambio dei favori ottenuti, l’imprenditore
corrispondeva, tramite società a lui riconducibili, al pubblico ufficiale, materiali edili e
prestazioni di servizio, quantificati, appunto, in circa 300.000 euro, utilizzati per la
costruzione di un importante complesso edilizio dalla superficie complessiva di oltre 1.100
mq e dal valore stimato (a opera conclusa) di 1.400.000 euro – sorto in completo abuso
edilizio e, pertanto, già sottoposto interamente a sequestro preventivo - che l’infedele
dirigente avrebbe verosimilmente adibito a “centro sportivo” privato.
La misura cautelare reale ora eseguita chiarisce definitivamente la natura corruttiva del
rapporto intercorso tra il pubblico dipendente e il costruttore romano.
Infatti, all’esito della complessa disamina della copiosa documentazione acquisita e del
contenuto delle audizioni, le Fiamme Gialle hanno appurato come il “centro sportivo” fosse
in corso di realizzazione a cura dell'imprenditore capitolino, il quale, per rientrare delle spese
Comando Provinciale
Guardia di Finanza Roma
Roma, via Nomentana 591
L'Ufficiale referente
Cap. Emilia Altomonte - 3356142755.
ivi sostenute, addebitava, attraverso l’emissione di fatture false, i costi dell’opera ai lavori
per la realizzazione dello stadio comunale.
In definitiva, l’attività svolta dalla Compagnia di Civitavecchia ha permesso di denunziare,
complessivamente, dodici soggetti ritenuti responsabili del reato di corruzione aggravata,
favoreggiamento personale e abuso d’ufficio. Sono state altresì segnalate all’Autorità
Giudiziaria per responsabilità amministrativa degli enti le tre società aggiudicatrici degli
appalti e impiegate per la costruzione dell’opera edile.
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