martedì 18 maggio 2010
Frascati partecipa al cordoglio per i nostri ragazzi caduti in Afghanistan
Il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso ha scritto al Primo cittadino di Velletri Fausto Servadio, per esprimere cordoglio e solidarietà alla famiglia del sergente Massimiliano Ramadù, ucciso in un attentato terroristico a Herat. «Caro Fausto, a nome dell'Amministrazione comunale e dell'intera città di Frascati desidero esprimere la più profonda solidarietà e l'estremo cordoglio alla famiglia del sergente Massimiliano Ramadù, ucciso insieme al caporalmaggiore Luigi Pascazio, di Bitetto (Bari), in un truce e vile agguato a Herat. Massimiliano Ramadù e Luigi Pascazio, così come Gianfranco Scirè e Cristina Buonacucina, i due commilitoni gravemente feriti nell'agguato, facevano parte del contingente Isaf impegnato in Afghanistan per pacificare l'area e riportare il Paese al rispetto della vita democratica».
«Si tratta di un feroce atto terroristico – prosegue la nota di Di Tommaso – rivolto contro uomini e forze di pace impegnati per migliorare le difficili condizioni di vita della popolazione e per salvaguardare i fondamentali diritti di ogni uomo. In questo momento così luttuoso per il Paese, la città di Frascati si stringe commossa intorno alle famiglie dei giovani militari italiani caduti in missione. All'intera comunità di Velletri esprimo la più sentita partecipazione al dolore».
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Credo che l'espressione di cordoglio e di solidarietà andava fatta anche al sindaco di Cisterna di Latina, visto che il militare era residente lì.
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