mercoledì 5 maggio 2010

LA CRISI DELL'AGRICOLTURA e i pensieri di TERTULLO

«LA SITUAZIONE E' DRAMMATICA» - «Miseria agricola», «Agricoltori in collera», «Falciati via come il grano» sono alcuni degli slogan scanditi nel corso della manifestazione di stamattina. «Siamo in una situazione drammatica - spiega un agricoltore dell’est della Francia - in cui i prezzi non salgono e si accumulano invece nuove spese e balzelli, una situazione insostenibile». L’anno scorso la filiera cerealicola ha registrato una diminuzione del 51% sulla scia del prezzo dei cereali (-24%), dopo gli enormi rialzi del 2007 e 2008. Grazie alla ricostituzione degli stock mondiali, una tonnellata di grano costa circa 110 euro contro i 200 euro in media nel 2008, un prezzo che secondo gli agricoltori è appena sufficiente a coprire i costi di produzione.


“Falciati via come il grano”

L’introduzione a questo articolo, è tratta da una selezione di uno scritto comparso sul Corriere della Sera.

La “falce” ha sempre rappresentato due funzioni.

La prima, quella della mietitura del grano da cui si ricava il pane. La falce nella fattispecie, è simbolo di vita.

La seconda funzione rappresenta la “morte”.

In politica la falce rappresenta il lavoro dei contadini, la dura vita dei campi e, unita al martello, simboleggia anche il lavoro nell’industria metal meccanica.

Con l’economia di mercato la falce è abbinata con simboli diversi che evidenziano varie sfaccettature degli interessi di area politica.

“Falce e Vinello” per identificare gli interessi nel settore vinicolo.

“Falce e Carrello” per identificare gli interessi nella grande distribuzione,

“Falce e Righello” per identificare le attività progettuali in campo edile.

“Falce e Sportello” per identificare gli interessi in campo bancario.

E così via

In sintesi si può parlare di simbologia moderna, che connota l’influenza della politica nell’economia nazionale, europea, e perché no mondiale.

L’Italia non sta meglio della Francia, la crisi nei vari settori agricoli e industriali è frutto di una politica economica che non si identificata in una area geografica precisa. Vedi globalizzazione.

La “falce” abbinata con una simbologia “specificata” rappresenta la “morte”; ma dell’economia. La morte nella fattispecie non riguarda solo l’agricoltura. La grande crisi mondiale che stiamo attraversando è dovuta al centralismo economico e all’appiattimento del prezzo dei prodotti provenienti da paesi che producono a basso costo. Una sorta di trasferimento di ricchezza in paesi detti emergenti che di fatto “affondando” l’economia reale occidentale. Per sopravvivere l’occidente si è inventata l’economia “creativa” o “finta”, basata sulla “carta” e non sull’industria. Si è sostituito il processo industriale con il “cemento”. E pensare che si davano pure “contributi” per realizzare fabbriche all’estero.

A Frascati c’è un adagio: la vigna fa la casa, la casa non fa la vigna.

Se la vigna non fa più la casa, e la casa non fa la vigna, non ci possiamo che aspettare un futuro preoccupante.


Tertullo

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