sabato 5 giugno 2010

C.C 31 maggio 2010 : cessione immobili- Il Cons. Gori interviene al riguardo


Consiglio comunale di Frascati
11 maggio 2010
Digitech di Matteo Bruno
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PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gori. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE GORI. Signor Presidente, colleghi Consiglieri, io in premessa vorrei ricordare che, dal punto di vista politico, abbiamo condiviso e condividiamo la vlontà di provvedere a dismettere il patrimonio immobiliare del Comune di Frascati,l’abbiamo fatto, votando nel passato Consiglio comunale, allora io come capogruppo di Forza Italia, ma anche il collega Iodice, all’epoca capogruppo di Alleanza Nazionale, votando la delibera che individuava gli immobili destinati ad una futura dismissione. Perché eravamo consapevoli, e siamo consapevoli, che oggi la gestione in questo caso così patrimoniale, debba essere tradotta innanzitutto e rapportata ad un criterio di efficienza ed efficacia e quindi per le condizioni economico-finanziarie delle casse degli Enti locali, anche investiti da una crisi economica internazionale, oggi far detenere il patrimonio immobiliare, rappresenta, da un punto di vista economico e finanziario, sicuramente un problema molto grosso ed eccessivo. Questo è storia nota, perché lo stato di condizione degli immobili comunali ad uso residenziale è sotto gli occhi di tutti. Purtroppo, per mancanza – quindi non voglio dare in questo caso le colpe all’attuale Amministrazione, ma è un fenomeno che ormai perdura da oltre vent’anni e anche più – soldi in Bilancio purtroppo per intervenire, per fare l’ordinaria amministrazione, nonché una straordinaria, non ce ne sono. Quindi è giusto che da questo punto di ista ’Amministrazione comunale provveda alla dismissione. Com’era giusto, e
condividiamo che lo sia per il raggiungimento di uno scopo sociale per il quale questo patrimonio immobiliare era stato creato, scopo sociale che è quello di dare casa a coloro che non fossero in condizione di avere una casa, di non poter pagare degli affitti per avere il diritto alla casa. Quindi lo scopo sociale sicuramente va salvaguardato. Così come ritengo che sia oggi consequenziale far collimare, far combaciare lo scopo sociale con lo scopo, con l’attività economico-finanziaria del Comune. Scopo sociale significa oggi anche poter dare a coloro che da anni detengono in locazione questi immobili, la possibilità finalmente, dopo tanti anni, di diventare proprietari dei propri immobili. Quindi ritengo che con questa procedura di dismissione, si vada a raggiungere, si raggiunga un duplice obiettivo fondamentale. Innanzitutto l’obiettivo sociale, di natura sociale, che è l’obiettivo credo – e sono sicuro – preminente per la nostra azione. Dopodiché l’obiettivo economico-finanziario che penso che vada, non ultimo, ad essere considerato, a dover essere considerato, anche perché – ripeto – qui si tratta anche in questo caso di soldi di tutti quanti i concittadini della nostra città. Da ultimo – e lo ricordo – il nostro voto, il nostro indirizzo politico favorevole nasce anche da un fatto, che l’applicazione, la possibilità della dismissione deriva da una legge nazionale del Governo Berlusconi. Quindi non potremmo non essere d’accordo in linea di principio ad attuare una legge votata dal nostro Governo, che prontamente all’epoca l’Assessore Toppi si diede da fare per portare in attuazione. Questo a dimostrazione che quando ci sono delle cose condivise per il bene della città, non ci si debba contrapporre su ideologie e su divisioni politiche, ma si debba solo ed esclusivamente pensare al bene e all’interesse della città e dei nostri cittadini e della collettività che andiamo ad amministrare. Quindi ho fatto questo capello per capire che politicamente la nostra linea di indirizzo è favorevole alle dismissioni. Senza dubbio, però, le osservazioni fatte dal collega Adotti, sono da dover cndividere e il Popolo della Libertà le condivide. Io mi preoccupo in modo particolare – è un’indicazione, un consiglio che do alla maggioranza – che proprio perché questa è una procedura molto particolare che va a coinvolgere il tessuto sociale di Frascati, penso che prima di arrivare in approvazione – e di questo noi siamo convinti, al di là dello studio in Commissione che è stato fatto, il collega Adotti ha presentato degli emendamenti in Commissione, il collega Carboni dopo ne farà degli altri, proprio per dimostrare che c’è da parte nostra una fattiva collaborazione, però ritengo che arrivati alla conclusione di un procedimento di un Regolamento condiviso, prima che venga in approvazione, che sia approvato dal Consiglio comunale, quantomeno vada fatta un passaggio di condivisione con gli attuali inquilini, con coloro che poi dovrebbero essere i destinatari di questo Regolamento. Anche perché questa Amministrazione si è sempre distinta anche nel passato il proprio slogan era: “la democrazia partecipata” e io questo appello lo feci, anche quando si è trattato di approvare il Regolamento dei parcheggi. Non possiamo noi esclusivamente andare a regolamentare, a porre regole sulla nostra città, sui nostri cittadini, senza avere un consenso, senza avere un parere su provvedimenti di vitale importanza. Perché questo è un provvedimento di vitale importanza, perché io potrei anche pensare alla signora che non ha la possibilità economica di poter acquistare l’immobile, quindi va tutelata, va garantita, va tranquillizzata. Quindi io ritengo che una volta che è stato fatto il lavoro in Commissione, sapientemente, giuste le quattro riunioni e anche altre, ora ci saranno degli emendamenti, quindi io suggerisco che venga redatto alla fine un Regolamento condiviso, perché potremmo arrivare alla condivisione, ma noi chiediamo un passaggio politico indispensabile, senza il quale già preannuncio, già vi dico che il nostro voto sarà un voto contrario. Perché non prendiamo provvedimenti sulla testa dei cttadini, senza che abbiamo l’okay alla condivisione dai cittadini. Perché questi sno provvedimenti di fondamentale, di vitale importanza. E so che questo voi inparte lo condividete, perché mi ricordo le riunioni fatte prima della campagna elettorale, con le quali l’allora Assessore Toppi andava ad illustrare nei comitati di quartiere – un incontro anche ricordo a fontana vecchia per l’incontro delle case – andava ad illustrare giustamente questa procedura. Mi ricordo di incontri fatti in quest’Aula consiliare dall’allora Sindaco Posa e dall’Assessore con gli inquilini,ai quali veniva prospettato questo progetto. Mi ricordo che anche lì c’erano attese attuative differenziate. C’era chi aveva un’interpretazione su quale principio adottare dal punto di vista della vendita, qual era la legge se il libero mercato o se pure la legge riferita alle regole altre, comunque c’erano delle diverse visioni. Quindi poiché questa procedura è stata fatta in campagna lettorale, giustamente ora mi sembra sciocco, illogico non dare neanche una consequenzialità a questa rocedura. Si arriva in Consiglio comunale e ci si chiede di approvare un Regolamento, senza che sia stata fatta una riunione alla presenza, in questo caso della Commissione Patrimonio, e questo noi l’abbiamo chiesto in Commissione Patrimonio, perché mi risulta che il rappresentante del Pdl in Commissione atrimonio, il Consigliere Conte, abbia fatto verbalizzare questa rchiesta che la Commissione Patrimonio, una volta licenziato il testo definitivo del Regolamento, quindi considerati e valutati anche i vari emendamenti, prima di mandare in Aula il Regolamento, facesse un passaggio di condivisione, di spiegazione con gli attuali destinatari del provvedimento, che sono i nostri concittadini. Anche perché così non facendo, rischieremmo automaticamente di fare ciò che è successo con il Regolamento dei parcheggi. Sta a verbale, noi avevamo chiesto anche in quel caso una negoziazione complessiva del provvedimento. Cosa che poi siete stati costretti a fare dopo, ma magari anche così tanto per farla, perché poi dopo è ovvio che non potrete ccogliere quelle che sono le loro richieste. Quindi non facciamo questo errore nuovamente, perché queste cose non fanno bene alla città di Frascati. A me dispiace vedere la mia città sui telegiornali, con manifestazioni di protesta all’interno, sotto il Palazzo comunale e per le strade di Frascati. Io temo che andando ad approvare un Regolamento senza la condivisione dei destinatari finali attuativi del Regolamento, succeda la stessa identica cosa. Quindi vi chiedo ufficialmente – e vado a concludere questo mio primo intervento, Presidente – ufficialmente che quel Regolamento torni nuovamente in Commissione, vengano esaminati in Commissione gli emendamenti presentati già dal collega Adotti, quelli che ora presenterà il collega Carboni, in Commissione si arrivi ad un testo condiviso, dopodiché questo testo condiviso venga sottoposto agli attuali inquilini, ci sia una concordia da parte di tutte quante le parti, noi amministratori e i nostri cittadini, dopodiché siamo pronti a votare anche noi questo tipo di Regolamento. Ma senza questo passaggio fondamentale di democrazia partecipata, il nostro voto sarà un voto – già lo preannuncio – contrario. Chiudo, Presidente, presentando un ordine del giorno che fa riferimento a quanto già annunciato dal collega Adotti, perché è un punto ben chiaro che il Pdl ha ritenuto che fosse inserito. I proventi che verranno nelle casse del Comune dalle dismissioni, dovranno essere destinati al cento percento alla rcostruzione del patrimonio immobiliare ad uso abitativo. Se noi andremo ad incassare un milione di euro – dico una cifra simbolica – dalla vendita degli immobili, dovremmo risplendere un milione di euro per costruire nuove case a vantaggio delle classi meno abbienti. Questo per noi vuol dire fare sociale. Non possiamo incassare un milione di euro, cnquecentomila destinarli alle nuove case, altri cinquecentomila destinarli al Bilancio ad altri tipi di spese. Questa non è azione sociale. Noi siamo favorevoli alle dismissioni, ma finché un miloneincassiamo, un milione lo idestiniamo ad acquistare o a costruire nuovi immobili da destinare all’edilizia pubblica. Presento e leggo l’ordine del giorno, dopodiché chiudo e la ringrazio, Presidente, per il tempo che mi ha concesso, ma questo ovviamente è un tema così importante che ritengo anche giusto sia un po’ derogato al tempo che il Regolamento prevede. Ordine del giorno: “Premesso che a seguito del’approvazione delle delibere di Consiglio comunale n. 111 del 23 dicembre 2008 e n. 93 del 22 dicembre 2009, il Comune di Frascati ha espresso la volontà di alienare i propri immobili ad uso residenziale e pertanto intende dotarsi di un disciplinare per regolare tale vendita; il Consiglio comunale impegna la Giunta ad impiegare tutti gli introiti derivanti da tali dismissioni degli immobili ad uso residenziale sottoposti alla disciplina dei regolamenti in odierna approvazione per la ralizzazione di nuovi alloggi da destinare ad edilizia popolare”.

Firmato Gori, Carboni, Conte, Fiasco, Privitera, D’Orazio, Adotti e Pacifici.

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