giovedì 17 giugno 2010

ZAPATERO : THE COUNT DOWN IS ON


martedì 4 maggio 2010

GRECIA = prove tecniche per matare EL TORO D' ESPANA


http://angelocristofanelli.blogspot.com/2010/05/grecia-prove-tecniche-per-matare-el.html

Come scrissi il 4 maggio il vero obiettivo non era la Grecia, bensì la Spagna. Occorreva approfondire e, soprattutto, verificare la reazione che il SISTEMA UE avrebbe messo in campo nella circostanza ed il corollario generale.
Il problema è sempre lo stesso: l'Europa è stata costruita in funzione " mercatista " e, conseguentemente, " finanziaria".

E' vero che uno STATISTA, contrariamente dal POLITICANTE DI CORTILE, necessita dell'essere visionario. Ovvero deve aver chiara la VISIONE del PROGETTO finale al quale informare la propria azione. E sarà pur vero che, giunti ad una certa età politica, la voglia di finire sui libri di storia possa giocare brutti scherzi; pur tuttavia un occhio alla benzina nel serbatoio un comune mortale la dà sempre prima d'intraprendere un qualsiasi viaggio. E nel caso specifico il carburante è dato dai NUMERI.

Oggi, 17 Giugno, è andato a buon fine in Spagna un collocamento di bond decennali e trentennali per 3,48 miliardi di euro. Il rendimento dei decennali è salito dal 4,04% al 4,86%. Praticamente un aumento del 20% del costo della raccolta. Le borse risalgono perchè l'asta non è andata deserta, ma da qui a fare festa ce ne passa.

Ieri il differenziale di tasso fra gli Spagna Bond ed i BUND di GRANDE GERMANIA era salito a 283 basis points.

E' dovuto scendere in campo il governatore della Banca di Spagna, Miguel Angel Fernandez Ordonez, ad annunciare la prossima pubblicazione degli STRESS TESTS sulle banche spagnole per dimostrare la solidità del sistema finanziario del Paese e per ridare fiducia ai mercati dopo i dubbi sollevati da diversi organi di stampa in particolare tedeschi.

GIA' MA QUALE E' IL CONTORNO DEI NUMERI SPAGNOLI ?

Nel 2009 il PIL spagnolo è stato pari a 1.337 miliardi di dollari ovvero circa 1.000 miliardi euro( Fonte: CIA World Factbook - Aggiornato a partire da Gennaio 1, 2009 ).
Il debito pubblico spagnolo si aggira intorno al 60% del PIL.

Questo potrebbe dare l'impressione di un paese virtuoso sole che lo si paragonasse all'Italia. In realtà la SPAGNA, contrariamente all'Italia, è un paese costruito sul debito.

Accanto infatti al DEBITO PUBBLICO, c'è il debito delle FAMIGLIE pari al 90% del PIL. La SPAGNA, guarda caso, ha costruito il suo recente sviluppo sul MATTONE; quel mattone per acquistare il quale si sono in buona parte indebitate le famiglie. Non solo le famiglie ! Anche le BANCHE hanno preso soldi a prestito per un 110% del PIL per servire appunto famiglie e IMPRESE, queste ultime indebitate per il 145% del PIL.

Metti insieme tutta sta roba e arrivi al 400% del PIL in una concatenazione diabolica, quanto evidente, per cui se cade uno parte l'effetto domino. Tempo fa, in Spagna, a chi comprava un appartamento nelle grandi città veniva regalata anche una casetta a mare o in periferia. Questo la dice lunga sul deprezzamento del MATTONE e sulla fragilità delle garanzie a sostegno dei finanziamenti in generale.

La SPECULAZIONE FINANZIARIA ha vista lunga. Osserva, valuta e s'avventa. E la SPAGNA è una grande preda ferita.


SCADENZE PESANTI IN ARRIVO

Nei prossimi sei mesi andranno in scadenza debiti per 600 miliardi di euro. 400 miliardi attinenti al debito privato ( banche, imprese, famiglie ), 200 miliardi relative al Debito Pubblico. L'asta di oggi, 3,5 miliardi di euro, è stato l'aperitivo.

Le banche francesi e tedesche ci son dentro fino al collo detendendo di questo debito, rispettivamente, oltre 200 miliardi di euro le prime e circa 167 miliardi le seconde. Parliamo di un terzo abbondante dell'attuale PIL spagnolo. Ovvero un terzo della Spagna è in mano a banche estere.

Quando due privati si mettono insieme in affari, l'uno chiede informazioni sull'altro e viceversa. Se questa procedura sortisce esito positivo si va a nozze, altrimenti l'affare non si fa.

L'impressione è che l'esame, nella costruzione della UE sia stato approssimativo visti i fatti. Vista la stessa stampa delle banconote in euro. Vista l'assenza di disposizioni europee sul doppio prezzario dei beni, in euro e nella moneta nazionale, per un certo periodo. I risultati si son visti in termini di generalizzati aumenti dei prezzi in tutta EUROPA e nello svilimento del "senso del valore" dell'euro stesso che , non dimentichiamolo, equivale a circa 2.000 lire ( 1.936,27 per la precisione).

PER FINIRE SUI LIBRI DI STORIA HAN FATTO LE COSE ALLA CARLONA. ORA E' IN ARRIVO L'ONDA LUNGA !

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