lunedì 7 giugno 2010

UN LEONE CHIAMATO BENEDETTO


Integralisti Lefreviani, lo IOR, l'archivio di Mons. Dardozzi ed ora anche la pedofilia. Ma la barra è in buone mani ed il nocchiero è coraggioso.



Tempi bui nella storia del mondo ce ne sono sempre stati; come pure scandali e guerre. Ma quelli vissuti in questi anni assemblano eventi a dir poco catastrofici. E' dura la lotta al terrorismo, impera la corruzione, l'economia va male, poi terremoti e terribili eventi naturali. Non c'è pace neppure in Vaticano, nel tempo scosso da problemi di fede e da scandali finanziari. Scandali che, con diabolica frequenza, si ripropongono con cadenza inquietante. Si iniziò con lo scandalo Sindona, poi le vicende del Banco Ambrosiano che videro pesantemente coinvolta la banca vaticana dello IOR. Torna ancora lo IOR con la pubblicazione dell'archivio segreto di Mons. Dardozzi e in questi giorni con gli affari della CRICCA. E' il segno della debolezza insita nell'uomo. Nel tempo, Papa Giovanni Paolo II ha più volte chiesto perdono per le colpe storiche della Chiesa.
Ma le debolezze e le responsabilità di alcuni membri della Chiesa non possono impedirci di ricordare tutto il bene che Dio opera nella Chiesa e attraverso la Chiesa: abbiamo davvero dimenticato così presto il sorriso e la tenerezza di madre Teresa di Calcutta, del Vescovo dei poveri dom Helder Càmara, la parola immediata e calda del Vescovo terziario francescano don Tonino Bello e di tanti uomini e donne testimoni della fede e della bonta del Vangelo?
Eppure è vero, c'è una coscienza profonda nella Chiesa, consapevole che essa stessa - e non solo il mondo - ha sempre bisogno di essere purificata, riformata. Oggi è ancora tempo per chiedere perdono e Papa BENEDETTO XVI non si sottrae a questo compito. Al contrario, con forza e con coraggio affronta una grande piaga, quella della pedofilia consumata da sacerdoti. Con il coraggio e la sapienza del chirurgo non si ritrae, ma affonda con decisione il bisturi nella ferita putrida e fa suo il passo di Matteo (10, 34-39) " Io non porto la pace, ma la spada "; e ancora il passo di Luca ( 17,1) : "E' inevitabile che avvengano gli scandali, ma guai a colui per cui avvengono. E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi !" Questo coraggio della verità non resti tuttavia - ce lo auguriamo - un fatto isolato all'interno della Chiesa: chi ha il coraggio della verità tutta intera ed è libero da pregiudizi e da interessi demagogici non farà finta di non sapere che questa piaga della pedofilia è diffusa ovunque e molto spesso in ambito famliare. E come mai nessuno vuole ricordare l'appello accorato che si è alzato spesso proprio da parte della Chiesa con la voce, tra gli altri, di don Oreste Benzi, non da molto scomparso, in difesa delle prostitute bambine, ben visibili agli occhi di tutti nelle nostre belle città italiane?

Grazie, santo Padre, per il corggio della verità, a cominciare dalla propria casa che è la Chiesa...

In questi dolorosissimi giorni non manchi a questo Pastore coraggioso l'affetto ed il calore del suo gregge.

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