mercoledì 25 maggio 2011

SIT-IN all'Ospedale di Frascati. 400 i precari a rischio posto di lavoro entro 6 giorni.


Pur nelle difficoltà di bilancio cui l'On. Polverini ha messo le mani, è sempre più assurda la situazione del nosocomio di Frascati

La popolazione italiana invecchia. La richiesta di sanità è in continuo ed ovvio aumento; i suoi costi però sono sulla strada dell'impegno pressochè totale dei bilanci regionali. Come porre un argine a tutto ciò preservando il sacrosanto diritto dei cittadini a disporre di un ottimo servizio sanitario nazionale ?

Di tutto questo s'è discusso stamattina nel SIT-IN che il PDL di Frascati ha organizzato presso l'Ospedale San Sebastiano Martire. Ho ascoltato tanti pareri, tante soluzioni, tante ipotesi stamattina, ovvero a 6 giorni dalla scadenza di circa 400 contratti di lavoro precario di medici e paramedici oggi in attività a Frascati.

C'è da dire, innanzi tutto, che i problemi odierni vengono da lontano come emerso anche nei vari filmati-intervista con gli addetti ai lavori; vengono, secondo me, da quando la politica ha scoperto la mucca sanitaria cui attingere in ordine ad assunzioni clientelari e a business poco trasparenti.

S'è dunque parlato della siringa che costa dieci prezzi diversi in dieci ospedali diversi, sè parlato del senso di una precarietà contrattuale che diviene non un momento di tirocinio o di formazione, ma struttura sulla quale poggia la funzionalità complessiva dello stesso servizio.

A ben vedere, ove il rapporto lavorativo dei 400 precari non trovasse un'ovvia estensione temporale noi vedremmo l'Ospedale chiudere dal 1° GIUGNO per manifesta assenza di capacità operativa.

Di questo e del resto non possiamo certamente fare carico all'On. Polverini, ma alla stessa non possiamo astenerci dal rivolgere l'invito a salvaguardare, ora e per il futuro, quanto è alla base dell'esistenza stessa dell'istituzione ospedaliera: LA SALUTE DEI CITTADINI.

La chiusura del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Marino, avvenuta anni fa nel silenzio della classe politica castellana, e che occorre ricordare costituì un profondo vulnus ed un appesantimento all'attività di assistenza sanitaria dell'intera area, non può essere risolta nella staffetta RIAPRIAMO MARINO/CHIUDIAMO FRASCATI.

E non si può non prendere coscienza del fatto che la chiusura del PRONTO SOCCORSO ed il DEPOTENZIAMENTO della struttura ospedaliera di Frascati comporterebbe a breve la crisi sia della struttuta di TOR VERGATA (GIà DI PER SE OBERATA ) sia della struttura di MARINO.

QUESTO SI CHE DEVE ESSERE BEN CHIARO ALL'ON. POLVERINI !

I Castelli Romani sono un'area aggredita dalla speculazione edilizia più becera e dai problemi che questa comporta : essenzialmente l'aumento di residenti, l'intasamento delle arterie stradali e pertanto la difficoltà di percorrenza anche di piccole distanze.

Di tutto ciò la classe politica dell'ultimo ventennio non s'è fatta carico. Anzi, attratta dai benefici personali che dalle strutture politiche centrali discendevano a valle, non ha esitato a svendere il territorio per fornire materia prima ai MATTONATORI ed ai CEMENTIFICATORI portatori di effimero benessere per i pochi commensali.

Oggi una politica corrotta a tutti i livelli presenta il conto ai cittadini.

E' da vedere se questi accetteranno di pagarlo. Più che tante lettere potrà la mobilitazione di massa.

MEDITATE GENTE......MEDITATE !



Le interviste agli addetti ai lavori :

http://www.youreporter.it/video_SIT_IN_contro_la_chiusura_Pronto_Soccorso_a_Frascati_1

http://www.youreporter.it/video_Pronto_Soccorso_a_Frascti_intervista_al_responsabile_1

http://www.youreporter.it/video_Ancora_il_dott_Fischetto_sui_problemi_sul_tappeto_1


http://www.youreporter.it/video_Dott_Francesco_Cammareri_oncologo_a_Frascati_1

Le interviste agli esponenti politici saranno pubblicate successivamente insieme ad alcune note dei firmatari dell'appello di protesta.

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