lunedì 9 maggio 2011

Trichet ne ha fatta un'altra delle sue !




QUEL RIALZO DI UN QUARTO DI PUNTO PROPRIO NON CI AZZECCAVA NULLA !


Chissà cosa gli avrà detto la testa ? Dinanzi ad un accenno d'inflazione dovuta alle materie prime, sulle quali le politiche monetarie nulla possono, Trichet ha dato gas ai tassi. La reazione dei mercati è stata conseguente: aumentando lo spread fra tassi-dollaro e tassi-euro è ripartito il carry trade: mi indebito in un dollaro destinato a svalutarsi, lo vendo e compro euro destinato a rivalutarsi.

A ruota si son mossi al rialzo petrolio, oro, argento e quant'altro, praticamente annullando le difese costituite da un euro più robusto: sulle dichiarazioni di probabile fine di una politica monetaria accomodante da parte della BCE, da tempo ventilate da TRICHET, l'euro era infatti prossimo alla parita 1,50 contro dollaro. TUTTA SPECULAZIONE nel senso deteriore.

Diciamocelo francamente : che una manovra restrittiva la si ponesse in essere a oriente, con una CINA che viaggia a +9,5% del PIL, che ha una inflazione al 6,5% ed una bolla immobiliare che può detonare da un momento all'altro, con un' INDIA che viaggia a +7% di PIL è un conto.

Ma che la si ponga in essere in Europa con l'asfisia economica ed i default statali che vi circolano è cosa ridicola. Germania a parte ovviamente. Ma quello è un altro mondo, un altro modello.

Ascoltavo un dotto interlocutore parlare di quella realtà. Lì i sindacati hanno l'ufficio in fabbrica, con tanto di segretaria, luce e telefono pagato dall'azienda.
Alla Volkswagen non si sognerebbero mai di fare uno sciopero politico; in Germania prima di proclamare uno sciopero ne passa di tempo, se ne fanno di riunioni !



Cosa è accaduto dopo quel rialzo di 0,25% del 5 maggio?

Accade che venerdi 6 maggio, ovvero 24 ore dopo l'aumento deciso dalla BCE, un giornale tedesco lanci un allert : 

La GRECIA potrebbe uscire dall'euro !

La motivazione sarebbe stata l'incapacità greca di sostenere il debito accumulato. Pertanto, dopo aver bloccato i salari fino al 2014, dopo aver abolito la 13a e 14a ai pubblici dipendenti e ai pensionati, la situazione sarebbe ancora fuori controllo.

Sulle prime sembrò quasi un'azione di aggiotaggio. I mercati erano in piena salita, con incrementi superiori all'1%, ma alla notizia dimezzarono gli incrementi complici gli interventi negatori del governo greco e di qualificati politici europei.

La realtà è altra : in effetti, in ambito ristretto del problema si stava discutendo.


PRIMA DOMANDA : dove dormiva TRICHET in quei giorni ?

Poichè è assurdo pensare che i vertici della BCE fossero all'oscuro delle discussioni sulla situazione economica greca; poichè è assurdo pensare che nulla si sapesse del downgrading di S&P comunicato ieri ai mercati; poichè è assurdo ritenere che nulla sapessero dell'avversità della Germania, della Francia e della Finlandia a rifinanziare la GRECIA, il pensiero non può che correre a quel 
3 luglio 2008 che vi rappresento :



3 luglio 2008 - Decisioni di politica monetaria

Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della BCE ha adottato le seguenti decisioni di politica monetaria.

Il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema è innalzato di 25 punti base, al 4,25%, a decorrere dall’operazione con regolamento il 9 luglio 2008.

Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è innalzato di 25 punti base, al 5,25%, con effetto dal 9 luglio 2008.Il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è innalzato di 25 punti base, al 3,25%, con effetto dal 9 luglio 2008.

Il Presidente della BCE illustrerà i motivi di tali decisioni nella conferenza stampa che avrà luogo questo pomeriggio alle ore 14.30 (ora dell’Europa centrale).

Banca centrale europea


Come è andata a finire lo sappiamo : dopo qualche mese scoppiò la più grande crisi finanziara mondiale.


SECONDA DOMANDA : chi ha tratto beneficio da quell'aumento ?

Di certo non chi è già impegnato in un finanziamento a tasso variabile; di certo non chi sta per impegnarsi in una qualsiasi forma di finanziamento.

Costoro si vedranno applicare l'aumento pari pari e senza sconti. Difficilmente se lo vedranno applicare i depositanti o per lo meno non tutti e non integralmente.

Sicuro beneficio ne trarranno le BANCHE che vedranno i loro impieghi maggiormente remunerati.


Pensiamo ad un grande istituto: Unicredito


Loans and receivable with customers € 555,653 million


Se assumiamo che di questi 555 miliardi di euro di finanziamento solo 400 miliardi siano a tasso variabile, un aumento dello 0,25% è pari, su base annua, ad un incremento degli interessi pari a 1.000.000.000 di euro ovvero 1 miliarduccio in più .

Tutto questo naturalmente calcolato a braccio.

Morale della favola : come in una squadra di serie A, come nella categoria degli avvocati, dei magistrati, degli operai o degli impiegati la qualità assume valori diversi. E ci sono pure, immancabilmente i brocchi. Anche in serie A !

COME E' ANDATA A FINIRE

In assenza di aumenti ulteriori dei tassi, perchè, capito l'errore, il nostro s'è affrettato a fare marcia indietro su futuri aumenti, la parità euro/ dollaro è tornata indietro EUR/USD 1.4361 1.4362

Come dire : abbiamo tassi più alti e neppure un euro più forte che eviti l'import di inflazione. Ovvero l'esatto contrario della finalità che si diceva di voler rincorrere.

Ed ora avviamoci ad un'altra estate di passione finanziaria.

Un abbraccio caro TRICHET, ne hai fatta un'altra delle tue.

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