martedì 5 ottobre 2010
Grotte Portella : il consigliere Gulisano è " ORGOGLIOSO". W l'ecologia W il cemento !
Dal Consiglio Comunale del 28 luglio 2010
Presidente :Ha chiesto di parlare il Consigliere Gulisano. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE GULISANO. Signor Presidente, colleghi Consiglieri, intanto con grande soddisfazione ho sentito l’Assessore Zangrilli esporre in modo chiaro, che a me era già noto, in quanto le Commissioni che sono state fatte – lo voglio dire per la cronaca – sono state otto, io ne ho persa purtroppo, per motivi personali di lavoro, una e devo ringraziare il Presidente Carlini per la sua puntualità e trasparenza per tutte il lavoro che è stato fatto in queste Commissioni.
Ricordo, per la cronaca, una volta eravamo soltanto noi della maggioranza e
l’Assessore Zangrilli, insieme al Presidente e a tutti i commissari presenti della
maggioranza, siccome la minoranza purtroppo non era presente, abbiamo, con molta
galanteria, sospeso per ripresentarci nel momento in cui c’erano tutti quanti anche il contraddittorio. Eventualmente.
Poi volevo aggiungere, anche perché ho sentito precedentemente da un Consigliere –senza vena polemica – che hanno messo a disposizione mappature, durante queste Commissioni è venuto l’architetto, il dirigente Rosi, hanno spiegato a tutti noi utto quello che poteva essere su Grotte Portella. Hanno dato Cd, hanno dato la elazione e hanno messo a disposizione di tutti i commissari tutto quello che poteva sserci all’Ufficio tecnico. E io nel gruppo di Frascati a Sinistra ho portato tutta la documentazione. Quindi siamo stati tutti quanti edotti.Adesso passo alla lettura. “Quando ho fatto l’ingresso in quest’Aula come neo eletto Consigliere, ho pensato a coloro tra di voi che hanno l’occasione e la fortuna di frequentarla da tempo, penso ai grossi confronti e dibattiti a cui voi, colleghi con maggior esperienza, avete potuto assistere e partecipare prima nel corso della vostra formazione politica e poi come eletti dai cittadini.
Torre number one: trentacinque metri di morbidezza
Un pensiero che mi torna con forza alla mente oggi, è che siamo chiamati ad esprimerci su un progetto come quello di Grotte Portella, che rappresenta al tempo tesso un piano di programmazione urbanistica atteso da molti anni per quell’area e un modello di sviluppo sociale della nostra città destinato – come altri che l’hanno preceduto – a segnarne un pezzo di storia.
Oggi ci accingiamo a discutere un atto che disegna uno spicchio della nostra città non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista di una nuova progettualità degli spazi urbani, fino ad alcuni anni fa, per molti spetti, sconosciuta, in funzione delle relazioni sociali e della tutela ambientale.
( Ndr : avrà forse visto un plastico in tutta segretezza ?)
Torre number two: 60 metri di morbidezza
In altre parole, in funzione di una migliore qualità della vita dei nostri cittadini anche nelle zone periferiche a ridosso degli ultimi insediamenti di una Roma in espansione, sempre più tentacolare verso i territori vicini.
http://www.youreporter.it/video_Via_Luigi_Sebastiani_solite_storie_di_periferia_1
Penso a questo, accingendomi ad approvare il progetto che oggi l’Assessore Zangrilli ci sottopone, avendo compiuto un ottimo sforzo di sintesi di ben nove anni di studi e di dibattiti, che hanno coinvolto tutte le forze politiche e sociali della nostra città, nonché tutti i cittadini proprietari delle aree interessate. Penso anche alle personalità che si sono sedute su questi seggi e delle quali noi oggi raccogliamo l’eredità.
Penso, cari colleghi di maggior esperienza, alle alte riflessioni che da questi nostri predecessori avete potuto ascoltare sull’ideale di città che costoro avevano di Frascati e sull’ideale di governo che loro avevano dell’Italia. Ma penso soprattutto al senso delle istituzioni che ne caratterizzava l’agire, indipendentemente dalla loro collocazione in quest’Aula, perché figli di un unico ideale di democrazia per il quale i partiti dai quali provenivano avevano oncordemente lottato. Prima per affrancarci dalla dittatura nazi-fascista, poi per costituire il patto costituzionale come suprema sintesi delle comuni convinzioni sulla res publica.
Ci sarà sicuramente anche una banca...... un'altra !
Vorrei oggi rivolgere un appello proprio a voi, colleghi, che un tempo avete militato in quei partiti storici, che hanno costruito la nostra democrazia o che nelle aree culturali ad esse vicine siete cresciuti e avete costruito la vostra solida formazione politica. Un’esperienza di anni che vi ha portato oggi in quest’Aula, dove in quei tempi risuonavano alti, attraverso le parole di chi sedeva nei banchi che noi abbiamo da loro ereditato, i valori di chi da una parte e dall’altra di questa Sala metteva la propria intelligenza e la propria passione per lasciare un segno tangibile della propria visione di una Frascati a misura dei propri cittadini, rispettosa della propria storia e delle relazioni sociali, che si consolidano anche con una struttura urbana adeguata.
Vorrei, colleghi, che ci ricordaste queste cose, oggi che il tema in discussione ci impone una riflessione sul modello di città che intendiamo per il futuro di Frascati.
Vorrei che ci ricordaste ben altre discussioni, anche aspre, ma sempre civili e rispettose dell’altrui visione, perché in questo primo anno di consiliatura non ho sentito spesso in quest’Aula aleggiare quel clima. Troppe volte invece di confrontarci come si faceva un tempo sull’ideale di città futura, che nasceva dalle analisi fatte all’interno dei partiti, che avevano un importante ruolo di scuola e di formazione politica e amministrativa della classe dirigente della città, quest’Aula ha ascoltato, invece, diatribe su chi fosse più bravo fra noi a contare il numero di lampadine fulminate, il numero esatto dei parcheggi in centro, il numero dei sacchetti di rifiuti abbandonati dai soliti incivili, se non addirittura minacce di ricorsi alla magistratura ogni qualvolta le scelte dell’Amministrazione o addirittura degli elettori, non andavano nel verso desiderato, come se fossero esclusivamente questi e non altri e più alti di doveri a cui ci hanno chiamati i nostri concittadini, dandoci il loro voto.
Vorrei che oggi, colleghi, ripercorressimo i momenti e ricordassimo i dibattiti che hanno caratterizzato le scelte, che hanno segnato la storia della nostra comunità e hanno disegnato il volto della nostra città dalla faticosa ricostruzione post bellica, che è servita a restituire un tetto a numerose famiglie, alla nascita dei quartieri periferici, elementi oggi in quel modello di città policentrica che i quindici anni di governo del centrosinistra hanno disegnato con la realizzazione di servizi e centri di aggregazione sociale.
Poi, vorrei che ricordassimo la stagione della prima Giunta di sinistra di Frascati dal 1976 al 1981, erano gli anni in cui si è data una risposta al diritto alla casa, di cui più ne aveva bisogno, con i piani per le cooperative edilizie e la n. 167. Erano anche gli anni in cui si sviluppava la coscienza ambientale, che ha portato alla nascita del Parco dei Castelli Romani sulla base di una legge regionale di iniziativa popolare, frutto dell’elaborazione dal basso di un attivo comitato promotore e al concetto di cintura verde a difesa del nostro territorio dell’avanzata nelle periferie della capitale.
E non è un caso se tra chi ha partecipato a quella seconda stagione politica della nostra città, ha scelto nelle più recenti tornate elettorali i suoi due ultimi Sindaci, il cui stile di governo è improntato al rispetto della storia, delle relazioni sociali, dei beni ambientali e culturali della nostra città, e ha portato nel tempo a contenere l’uso del territorio rispetto alle originarie previsioni, limitandolo ai soli diritti già acquisiti. Oggi ancora una volta spetta alla sinistra, al governo di questa città, dare un contributo determinante per mettere una firma su un atto che segna un passaggio storico per Frascati. Prima che le due ultime Amministrazioni di centrosinistra affrontassero la questione Grotte Portella, in quell’area il Comune di Frascati non possedeva neanche un metro quadrato di terreno, tutto di proprietà di privati, a cui le normative preesistenti consentirono di realizzare più di un milione di metri cubi di costruzioni. Avremmo potuto avere lì, da un giorno all’altro, capannoni e centri commerciali e non più un centimetro di verde. Il lavoro portato avanti negli ultimi nove anni dalle Giunte Posa e Di Tommaso ha scongiurato tutto ciò, in perfetto accordo con i cittadini che detengono diritti in quell’area.
La famosa " tendina"..... per proteggere il verde !
Mi ritengo orgoglioso, con il voto favorevole che oggi esprimerò al progetto in rappresentanza del gruppo di Frascati a Sinistra, di dare alla nostra città un parco e un centro culturale polivalente di proprietà pubblica, lì dove il Comune non possedeva neanche un metro quadro di terreno.
Mi ritengo orgoglioso di far risparmiare a Frascati più di settecentomila metri cubi di cemento grazie all’accordo raggiunto tra il Comune e i privati sulla destinazione urbanistica dell’area.
Mi ritengo orgoglioso di far vivere il concetto di fascia verde in una zona del nostro territorio, dove è forte la pressione urbanistica di Roma. Mi ritengo orgoglioso di dare alle giovani coppie e a chi ne ha più bisogno nella nostra città, l’accesso al diritto alla casa grazie alla quota destinata all’edilizia agevolata.
Mi ritengo orgoglioso di far nascere un quartiere che non sarà un dormitorio privo di servizi, ma una comunità autonoma nella quale ci saranno adeguati spazi per la socialità, il tempo libero e la cultura e che sarà attiva giorno e notte.
Mi ritengo orgoglioso – per concludere – di far parte di una coalizione in cui ognuno discute e si confronta, esprime liberamente le proprie idee e alla fine contribuisce a trovare la giusta sintesi, perché ha un progetto di città a misura dei propri abitanti a cui aspirarsi, un progetto nel quale gli elettori di Frascati si riconoscono ormai da quindici anni e che, con l’atto che ci accingiamo ad approvare, oggi segna una svolta che non esito a definire storica per la nostra città”.
In ultimo – permettetemi di concludere – ho sentito varie volte da un collega dirimpettaio dire: signor Sindaco, voi della maggioranza rimarrete nella storia! Io pensavo che fosse qualcosa di negativo, adesso devo giungere alla conclusione che questo Consigliere dirimpettaio che vedo – senza fare nomi – ha detto giusto, che vede molto lontano, è molto lungimirante.
(Applausi in Sala).
Certo....dalla Torre si vede moltoooooo lontano !
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Qualcuno ci si è sistemato per 3 generazioni
RispondiEliminaFranco